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LA TRINITÀ FRA ANTICO E NUOVO TESTAMENTO

Ultimo Aggiornamento: 10/02/2010 18:03
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Sesso: Maschile
14/01/2010 00:28

3. UNA PAROLA DI DIO INUTILIZZABILE?

Nato nel cattolicesimo, del Vangelo ne ascoltavo brani presi qua e là, cioè quelli letti dal prete nella messa. Fu perciò un’emozione quando, proprio in una cattedrale cattolica, trovai un libricino che conteneva tutti e quattro i Vangeli: era incredibile che costasse così poco e che si potesse tenere in tasca! Cominciai a leggerlo con un atteggiamento di superiorità, ma ci fu subito un capovolgimento e così mi ritrovai ad essere io l’osservato dall’alto in basso.
Presi subito contatto con altri giovani cattolici e con un prete, proponendo di applicare concretamente gli insegnamenti del Vangelo. Ricevetti pacche sulle spalle, sorrisi a volte di simpatia e altre volte di commiserazione, ma ciò che più mi colpì furono alcune parole dettemi dal prete: «Il Vangelo è stato scritto duemila anni fa in altro contesto, poi bisogna interpretarlo e applicarlo con l’aiuto della gerarchia, poi...». Per me la scelta era se prendere sul serio il Vangelo o metterlo da parte e, se mi fossi fermato in quel contesto, avrei finito per accantonarlo.
Invece sono poi capitato in una chiesa evangelica e proprio a causa della fama che hanno i protestanti di rifarsi alla Sola Scrittura, della quale ciascuno può farne un Libero Esame. Effettivamente mi hanno aiutato ad essere illuminato e riscaldato dalla parola di Dio, indicandomi la strada per arrivare ad una esperienza di conversione che ha prodotto in me una vita nuova.
Non mi hanno fatto sottoscrivere delle confessioni dottrinali, non c’erano regolamenti di chiesa da osservare né gerarchie costituite, così mi sono sentito effettivamente libero di sperimentare quelle parti del Vangelo che più mi colpivano.
Poi però ho scoperto che anche lì c’erano dei limiti impliciti, che non erano visibili perché simili a quelli tracciati con le cellule fotoelettriche, dei quali si prende coscienza solo quando si superano e scatta l’allarme. Anche in quell’ambiente, poi, ho incontrato chi mi ha detto che la Genesi è stata scritta migliaia di anni fa e che perciò non bisogna prenderla alla lettera; sull’Antico Testamento nel suo complesso, poi, bisognava essere “prudenti”, perché risentiva della rozzezza della gente del tempo. La Bibbia, insomma, anche lì andava interpretata con l’aiuto di “esperti autorevoli”.
Per farla breve, rischiavo di nuovo di avere fra le mani un libro sostanzialmente inutilizzabile, col concreto pericolo che l’esser saltato fuori dalla “pentola cattolica” mi facesse poi finire nella “brace evangelica”. Mentre il papa, infatti, non scomunica ormai più nessuno, l’intransigenza ha allignato sempre più in quelli che continuano a denunciare l’arroganza vaticana e non si accorgono della loro. Certi evangelici sono tanto più pronti a condannare quanto più sono umanamente piccoli (e chi mi ha conosciuto un quarantennio fa sa bene che penso anche a me stesso).
I non cattolici che leggono la Bibbia e dicono di farlo liberamente, purtroppo sono spesso terrorizzati dal sentire interpretazioni che vanno oltre i limiti del loro piccolo ambiente di amici e di amici degli amici. Umanamente c’è da capirli, ma perché perdere tempo con chi fa finta di voler sapere cosa dice la Bibbia, mentre in realtà vuole solo puntellare i presupposti del proprio gruppo?
Ad un certo punto mi sono ritrovato in un “deserto” che poi ho finito per amare, perché è proprio lì che ci si può liberare più facilmente di quei condizionamenti “fraterni” che impediscono di fatto il Libero Esame. Qualcuno però è venuto a farmi compagnia nel deserto ed è proprio per questi che mi sento di scrivere in libertà. Poi, come accennato, sono incredibilmente arrivati i Testimoni di Geova ad offrirmi il grande megafono di un loro forum su Internet. Io però cerco di mantenere la mia “psicologia del deserto”, che per me significa concentrarsi su ciò che è scritto nella Bibbia, senza curarsi granché dell’effetto che può produrre in chi legge.



Per contatti: roberto.carson@tiscali.it
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