I punti fermi della discussione sono:
1) La Trinità si costruisce sulla distinzione tra
ousia (essenza, sostanza o natura) e
hipostasis (persona).
Infatti così è definita tale dottrina nel catechismo della CCR:
Il dogma della Santissima Trinità
253 La Trinità è Una. Noi non confessiamo tre dèi, ma un Dio solo in tre Persone: « la Trinità consostanziale ». 307 Le Persone divine non si dividono l'unica divinità, ma ciascuna di esse è Dio tutto intero: « Il Padre è tutto ciò che è il Figlio, il Figlio tutto ciò che è il Padre, lo Spirito Santo tutto ciò che è il Padre e il Figlio, cioè un unico Dio quanto alla natura ». 308 « Ognuna delle tre Persone è quella realtà, cioè la sostanza, l'essenza o la natura divina ». 309
254 Le Persone divine sono realmente distinte tra loro. « Dio è unico ma non solitario ». 310 «Padre», «Figlio» e «Spirito Santo» non sono semplicemente nomi che indicano modalità dell'Essere divino; essi infatti sono realmente distinti tra loro: « Il Figlio non è il Padre, il Padre non è il Figlio, e lo Spirito Santo non è il Padre o il Figlio ». 311 Sono distinti tra loro per le loro relazioni di origine: « È il Padre che genera, il Figlio che è generato, lo Spirito Santo che procede ». 312 L'Unità divina è Trina.
255 Le Persone divine sono relative le une alle altre. La distinzione reale delle Persone divine tra loro, poiché non divide l'unità divina, risiede esclusivamente nelle relazioni che le mettono in riferimento le une alle altre: « Nei nomi relativi delle Persone, il Padre è riferito al Figlio, il Figlio al Padre, lo Spirito Santo all'uno e all'altro; quando si parla di queste tre Persone considerandone le relazioni, si crede tuttavia in una sola natura o sostanza ». 313 Infatti « tutto è una cosa sola in loro, dove non si opponga la relazione ». 314 « Per questa unità il Padre è tutto nel Figlio, tutto nello Spirito Santo; il Figlio tutto nel Padre, tutto nello Spirito Santo; lo Spirito Santo è tutto nel Padre, tutto nel Figlio ». 315
2) E' vero che tale concezione è conosciuta solo da una stretta cerchia di credenti. La maggior parte dei fedeli di fatto "scadono" in una sorta di modalismo. E di questo facciano mea culpa le gerarchie religiose!
3) Le pubblicazioni WTS, nel trattare temi trinitiari, spesso oscillano senza netta distinzione fra il
trinitarismo convenzionale (che pressuppone la distinzione delle persone e l'ugaglianza della sostanza) dottrina ufficiale della maggior parte delle chiese della cristianità e il
modalismo che invece è insegnato da una minoranza di chiese, ma per errore creduto anche da molti fedeli delle altre chiese. Secondo me le pubblicazioni WTS dovrebbero essere più rigorose per evitare equivoci. In pratica, se si parla di modalismo va spiegato che è una dottrina ufficiale di una determinata fetta di chiese (anche se creduta erroneamente da fedeli delle altre chiese) e idem per il trinitarismo convenzionale. Eviterei di trattare in maniera intercambiabile le 2 cose.
4) C'è anche da precisare, che questa distizinoe tra
ipostasi (persona)
e ousia (natura, essenza, sostanza) che è il fulcro su cui si regge il trinitarismo è in realtà un sofisma ideato proprio dai teologi trinitari nel IV secolo. Prima di tale data non esisteva tale distinzione. In pratica ousia (essenza) e hipostasis (persona)erano sinonimi.
Questo fatto ci aiuta a capire perchè spesso si realizza tale confusione, proprio perchè tale distizione non esisterebbe se non fosse per una forzatura semantica operata dai teologi trintiari, che piegano il lessico a supporto delle proprie speculazioni metafisiche.
Di fatto sarebbero i trinitari che distinguono tra essenza e persona ad essere "fuori legge" su un piano etimologico, e paradossalmente coloro che usano scambievolmente i termini essenza e persona in regola!
[Modificato da christofer2006 09/09/2009 09:07]
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