Methatron, 23/09/2009 10.44:
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Cosa che non avviene o rimane teologicamente e dottrinalmente neutra nel caso delle "altre lingue" soggetto del brano da te riportato.
Non credo sia così, sai!
La parola "altre" nel contesto delle lingue, so che è stata adottata con uno scopo specifico, teologico: giustificare il dono di "altre" lingue, di lingue "sconosciute". Mentre Atti al cap.2 parla ad esempio dell'esperienza in cui Medi e Parti udivano parlare nelle LORO lingue (mostrando in tal modo che Dio concedeva il dono di lingue realmente parlate e conosciute), con l'aggiunta di "ALTRE" in quel contesto, si vuol far credere che fra i doni dello Spirito vi sia anche il parlare "altre lingue", lingue sconosciute, le famose "lingue degli angeli".
Dnq, nel contesto che ho riportato, la parola "altre" ha una ragione teologica, (tant'è vero che è contenuta nelle versioni usate per lo più dai movimenti evangelico-carismatici), anche se di fatto, qualunque lettore che abbia il giusto intendimento relativo al dono delle lingue concesse da Dio, non troverà alcuna differenza teologica, poichè "altre lingue" può benissimo voler dire: lingue diverse da quelle parlate dalla persona investita dal dono dello Spirito!
Walter Simoni
walter.simoni@yahoo.it