Per quello che vale (vedo qui che si è deciso di svincolare il discorso da tutti i parametri empirici, dunque la mia considerazione sarà forse sterile), vorrei annotare a margine che la teoria dell'evoluzione investe in tutte le specie viventi, uomo compreso, anche il sistema nervoso e le strutture cerebrali. Le neuroscienze odierne ricollegano queste ultime all'espressione di tutte quelle facoltà mentali che molte religioni attribuiscono a (oppure identificano con) l'anima.
Ne consegue che il paradigma scientifico contemporaneo identifica anche una evoluzione cognitiva e vede la graduale discesa dell'uomo in tutta la sua integrità psicofisica dalle specie animali sue antenate; l'ipotesi religiosa di una "animazione" risulta pertanto superflua.
Certo questo conflitto con la scienza non è prerogativa dei soli testimoni di Geova, ma riguarda praticamente tutte le religioni monoteiste.
Non crediamo nell'esistenza dell'anima come principio razionale slegato dal corpo materiale. La coscienza, il pensiero e tutti i processi cognitivi dal nostro punto di vista si esauriscono con il "disattivarsi" del corpo. Da questo punto di vista siamo agli antipodi rispetto ad altre posizioni.
[Modificato da amedeo.modigliani 28/10/2009 16:12]