Simposio: Insegniamo a noi stessi e agli altri
A rispettare la morale cristiana
Paolo Donda
Quella dell’insegnante è considerata una professione nobile e onorevole. Essi plasmano giovani menti. Quello dei cristiani è ancora più importante in quanto insegniamo i comandi divini, insegniamo a imitare il figlio di Dio.
(Romani 2:21) tu, dunque, che insegni a qualcun altro, non insegni a te stesso? Tu, che predichi di “non rubare”, rubi?
Per insegnare l’insegnante deve condurre una vita coerente con il suo insegnamento, altrimenti il suo insegnamento non ha valore, non convince.
Morale cristiana: complesso di norme basate sulle scritture. Geova ha stabilito norme di comportamento che vanno accettate come criteri di vita che ci devono persuadere sulla loro importanza.
(Giacomo 3:17) Ma la sapienza dall’alto è prima di tutto casta, quindi pacifica, ragionevole, pronta a ubbidire, piena di misericordia e di buoni frutti, senza parziali distinzioni, senza ipocrisia.
Fa parte della sapienza dall’alto che è casta.
(Efesini 5:3,4) La fornicazione e l’impurità di ogni sorta o l’avidità non siano neppure menzionate fra voi, come si conviene a persone sante; 4 né condotta vergognosa né parlar stolto né scherzi osceni, cose che non si addicono, ma piuttosto il rendimento di grazie.
Non è sufficiente astenersi da fornicazione. Ci vuole di più?
Che esempio do nei rapporti con gli altri? Mi piace amoreggiare o civettare? Il pericolo sorge quando si nutre simpatia per una persona che troviamo attraente. È facile che i sentimenti prendano il sopravvento.
Una sorella sposata giovane stava volentieri in compagnia con un fratello celibe incompreso. Ma non dopo molto tempo quella amicizia divenne un legame sentimentale che li portò all’immoralità.
Ci piace raccontare barzellette spinte? Evitiamo la pornografia. Ciò che comincia per curiosità può diventare un’abitudine.
Esperienza:
1. Luciano Di Benedetto: è stato aiutato da tre diversi proclamatori. Era difficile la moralità in considerazione dell’ambiente da lui presentato. Si rendeva conto che i suoi insegnanti avevano un modo di vivere in modo coerente con il loro insegnamento, pur non essendo bigotti. Vivevano la verità con naturalezza. Ebbe un insegnamento positivo anche da un suo collega di lavoro testimone di Geova che riceveva il rispetto da parte degli altri colleghi. Anche lui oggi ha raggiunto tali obiettivi.
Il saggio modo di agire mostra che la morale cristiana è semplice e chiara. Dio definisce chiaramente ciò che è bene e ciò che è male.
Le norme di Dio sono invariate nel tempo. A distanza di 1.600 anni l’apostolo Paolo ribadisce il concetto:
(Ebrei 13:4) Il matrimonio sia onorevole fra tutti, e il letto matrimoniale sia senza contaminazione, poiché Dio giudicherà i fornicatori e gli adulteri.
La legge di Dio va alla radice del problema.
(Matteo 7:20-22) Realmente, quindi, riconoscerete quegli [uomini] dai loro frutti. 21 “Non chiunque mi dice: ‘Signore, Signore’, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 22 Molti mi diranno in quel giorno: ‘Signore, Signore, non abbiamo profetizzato in nome tuo, e in nome tuo espulso demoni, e in nome tuo compiuto molte opere potenti?’
I ragionamenti dannosi partono dal cuore. È necessario quindi rimanere puri mentalmente, prima che moralmente. Dobbiamo fare attenzione quindi a ciò che udiamo e vediamo.
Possiamo così avere chiari benefici nella nostra vita e avere i benefici di una coscienza pura.
Per contatti: roberto.carson@tiscali.it