Simposio: Insegniamo a noi stessi e agli altri
A opporci al Diavolo
Pasquale Morello
Non conoscere le tattiche di guerra del nemico può voler dire perdere la battaglia. Noi sappiamo che tutto il mondo giace nel potere del malvagio. Gli sforzi di Satana si concentrano sui veri cristiani nel tentativo di distruggere la buona relazione che essi hanno con Dio. Ci sentiamo così forti da far fronte il nemico da soli?
Gesù fece comprendere il valore pratico della preghiera.
(Matteo 4:10,11) Allora Gesù gli disse: “Va via, Satana! Poiché è scritto: ‘Devi adorare Geova il tuo Dio, e a lui solo devi rendere sacro servizio’”. 11 Quindi il Diavolo lo lasciò, ed ecco, vennero degli angeli e lo servivano.
Gesù fu determinato. Anche noi, se ci opponiamo con vigore a lui, egli fuggirà da noi.
(Giacomo 4:7) Sottoponetevi perciò a Dio; ma opponetevi al Diavolo, ed egli fuggirà da voi.
Satana ci studia. Ci sono atteggiamenti che Satana vuole scovare e sfruttare proprio come una madre comprende cosa il figlioletto desidera magari mentre guarda una vetrina.
I nostri atteggiamenti e circostanze potrebbero esporci ai suoi attacchi.
(Efesini 4:26,27) Siate adirati, eppure non peccate; il sole non tramonti sul vostro stato d’irritazione, 27 né date luogo al Diavolo.
Facciamo attenzione che il nostro atteggiamento e spirito non diano luogo al Diavolo, che approfitta per mettere zizzanie tra i cristiani. Facciamo attenzione alla gelosia, all’invidia, all’asprezza, al risentimento, agli atteggiamenti critici ecc. Si fa così il gioco di Satana. Reagiamo quando qualcuno ci da un consiglio?
Esperienze:
1. Federico Polisini: un giovane fratello ebbe pressione da parte dei compagni di scuola in relazione al fumo e all’immoralità. Non aveva ancora messo a fuoco del pericolo di stare con cattive compagnie. Si rese conto che il suo studio personale non era sufficiente. Migliorò la preghiera a Geova. Divenne amico con un anziano di congregazione e infine la sua relazione con Geova fu rafforzata.
2. Angelo Olivieri: un fratello dovette fare sforzi per impedire che il lavoro non gli facesse frequentare regolarmente le adunanze. Rischiò economicamente a causa della sua ostinazione e rifiutare il lavoro per non perdere le adunanze. Ma col passare del tempo i clienti si abituarono alle sue abitudini e non ebbe danni. Adesso riesce a servire regolarmente come pioniere ausiliario.
Per contatti: roberto.carson@tiscali.it