Spener, 09/12/2009 10.02:
Caro Ortodox,
permettimi di spiegarmi con maggior chiarezza.
Innanzitutto non considero lo scegliersi un interlocutore, piuttosto che un altro, come una forma di discriminazione. Suvvia.
Per il resto mi chiedo in che veste dovrei partecipare ad un dibattito? In veste di TdG? Allora no. Non partecipo. Non sono il difensore d’ufficio o l’apologeta della Watch Tower.
Se devo partecipare ad un dibattito lo faccio in virtù di una mia eventuale qualifica. E’ quindi auspicabile che anche il mio interlocutore abbia una qualche qualifica. Non è indispensabile che sia una qualifica accademica, conosco diverse persone che pur non avendo titoli sono molto preparati.
Ma se dall’altra parte c’è un interlocutore che, come dici tu, “porta la propria esperienza”, allora è proprio per il rispetto che nutro che non parteciperei al dibattito. Cosa dovrei dire dinanzi a chi mi “porta la propria esperienza”? Dovrei portare altre 10 esperienze che dicono il contrario? Che squallore! Mi dispiace ma questo non è un dibattito che rientra nel mio “stile”. E ti assicuro che il razzismo o la discriminazione non c’entrano proprio nulla.
Saluti
Caro Spener quando parlavo di "propria esperienza" mi riferivo anche a questo, ad una persona senza titoli accademici che abbia però esperienza in materia e che sia molto preparata, tanto da poter partecipare ad un eventuale dibattito. Una persona insomma come me e te, che in fondo siamo degli appassionati cultori della materia e che cerchiamo allo stesso tempo di accrescere interiormente la nostra fede.
Insomma, se io fossi un fuoriuscito, parteciperesti ad un meeting in cui ci sia anch'io? Lo chiedo proprio perché non ho capito la tua distinzione fra accademico e non accademico.
Saluti
ortodox