Imposizione delle mani

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amedeo.modigliani
00domenica 4 ottobre 2009 12:08
Re: Re:
Roberto Carson, 04/10/2009 11.45:



[SM=g27993] Ti dispiacerebbe spiegarti meglio??? [SM=g27991]







La Congregazione è quella degli unti, non quella delle altre pecore, scritturalmente parlando senza l'unzione non esiste alcuna congregazione, in cui le altre pecore partecipano solo come ospiti, ma il messaggio evangelico non è rivolto loro direttamente ma solo indirettamente e tramite lo Schiavo. Questo non significa che per noi la Bibbia sia un libro inutile, ma al contrario ci è utile proprio perché prima di tutto è utile agli unti.

Questa è la "teoria" ufficiale, ma in pratica è un concetto abbastanza snobbato per ovvie ragioni.
Roberto Carson
00domenica 4 ottobre 2009 12:33
Re: Re: Re:
amedeo.modigliani, 04/10/2009 12.08:





La Congregazione è quella degli unti, non quella delle altre pecore, scritturalmente parlando senza l'unzione non esiste alcuna congregazione, in cui le altre pecore partecipano solo come ospiti, ma il messaggio evangelico non è rivolto loro direttamente ma solo indirettamente e tramite lo Schiavo. Questo non significa che per noi la Bibbia sia un libro inutile, ma al contrario ci è utile proprio perché prima di tutto è utile agli unti.

Questa è la "teoria" ufficiale, ma in pratica è un concetto abbastanza snobbato per ovvie ragioni.



Ho aperto una discussione specifica:

tdgstoriasoctel.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=...


amedeo.modigliani
00domenica 4 ottobre 2009 12:58
Re: Re: Re:
Walter.Simoni, 04/10/2009 11.13:



Visto che il corpo degli anziani è rappresentante del CD, dopo il vaglio e la nomina da parte del CD, gli anziani dovranno comunicare al candidato la sua nomina.
Tale "comunicazione" potrebbe benissimo avvenire seguendo il cerimoniale dell'imposizione delle mani, nella cui occasione si trasferisce l'autorità concessa al candidato dal CD o Congregazione, per mezzo dei suoi rappresentanti locali, gli anziani della Congregazione.





E' una possibilità
christofer2006
00domenica 4 ottobre 2009 23:01
Ma non vale lo stesso discorso del battesimo?

Omettere questo gesto simbolico dell'imposizione delle mani nella nomina di un cristiano è equivalente a omettere il gesto simbolico di immergere in acqua un credente che aderisce alla congregazione? Cioè senza immersione non si diviene membri della congregazione, così senza imposizione delle mani non avverrebbe il conferimento dell'incarico di servizio. Può esserci questa equivalenza?

Nessuno banalizzerebbe questo fatto e sarebbe disposto a trascurarlo in relazione al battesimo. Anzi, lo scrupolo è tale che se durante l'immersione in acqua ci si accorge che un'unghia o un capello (estremizzo!) è rimasto fuori dall'acqua, si prodece immediatamente con una seconda immersione. Questo a dimostrazione dell'importanza del gesto, che rimane simbolico, ma che racchiude un significato profondo. Come attraverso il battesimo si rende pubblica la propria dedicazione a Dio, così attraverso l'imposizione delle mani si rende pubblico il conferimento di un servizio nella congregazione (servitore o anziano). Come col battesimo viene svolta una cerimonia pubblica, similmente si potrebbe fare una breve cerimonia con l'imposizione delle mani da parte di un anziano qualificato o un sorvegliante...


barnabino
00lunedì 5 ottobre 2009 18:53
Caro Christofer,


Omettere questo gesto simbolico dell'imposizione delle mani nella nomina di un cristiano è equivalente a omettere il gesto simbolico di immergere in acqua un credente che aderisce alla congregazione?



Secondo me non è proprio così, perché mentre il battesimo è un gesto simbolico specifico e esplicitamente legato ad un preciso significato il gesto di "imporre le mani" era un gesto più aspecifico, generale. Veniva usato in diverse occasioni e fondalmentalmente indicava il "conferire" qualcosa, non necessariamente autorità.

Oggi potrebbe corrispondere ad una stretta di mano, tanto per fare un esempio, non ha un valore "simbolico" forte come quello del battesimo, ma era solo una memoria di un gesto giudaico.

Shalom
Roberto Carson
00lunedì 5 ottobre 2009 21:51
Suppongo che Barnabino abbia ragione, non credo che le due cose siano paragonabili. Tra l'altro Gesù comandò esplicitamente di compiere l'atto del battesimo (Matteo 28:19), non fece lo stesso in merito all'imposizione delle mani.
christofer2006
00martedì 6 ottobre 2009 08:12
Eppure nel dizionario Perspicacia si legge:


"Nomine di servizio. Nella congregazione cristiana la nomina di uomini maturi a posti o incarichi di responsabilità avveniva pure mediante l’imposizione delle mani di coloro che erano autorizzati a fare nomine. (At 6:6; 1Tm 4:14) A motivo dell’autorità che la nomina avrebbe conferito loro, e dell’esempio che avrebbero dato, l’apostolo Paolo esortò Timoteo: “Non porre mai le mani affrettatamente su nessun uomo; e non partecipare ai peccati altrui”. Questo significava che prima di fare una nomina si doveva esaminare bene se uno era idoneo, affinché poi non trascurasse i doveri del suo incarico, e, se fossero sorte difficoltà, parte della colpa non ricadesse su Timoteo. — 1Tm 5:22."



Da qualche parte vien detto che ad un certo punto tale pratica sarebbe cessata? Inoltre anche l'immersione aveva vari significati (ad es. il battesimo di Giovanni era diverso da quello praticato poi dagli apostoli). Così anche per l'imposizione. Ci sono vari riferimenti scritturali in cui tale gesto è posto in relazione alla nomina...
barnabino
00martedì 6 ottobre 2009 17:21
Caro Christofer,


Da qualche parte vien detto che ad un certo punto tale pratica sarebbe cessata?



Nel momento in cui con il trasferimento in altre culture si perse il significato simbolico di quel gesto, un pò come la stretta di mano è usata per quel che vale in una certa cultura, ma in altre potrebbe perdere il suo significato. La "nomina" non è legata a quel gesto che era, come detto, assai generico e in quella cultura sottolineava il conferimento di qualcosa da parte di qualcuno.

La pratica, per altro, rimase in vigore ed è ancora in vigore in molte confessioni, ma non mi pare che sia indicata come necessaria, come invece avviene per il simbolo del battesimo o quello della commemorazione.


Ci sono vari riferimenti scritturali in cui tale gesto è posto in relazione alla nomina...



Si, ma non solo a quello, essendo più che altro legato al suo significato "culturale" più che "spirituale" nel vero senso della parola.

Shalom

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