Cara Keres,
non direi che si è imposta: è utilizzata da una certa corrente, ma non tutti utilizzano Geova. Personalmente utilizzo Jahvè (e così il mondo scientifico, dal momento che, sebbene non certa, è certamente la vocalizzazione più probabile)
Si è imposta perché al momento è l'unica traduzione italiana codificata e storicamente accettata. Viceversa la forma Jahvè
non è una traduzione, non è italiano, è non è neppure ebraico... insomma un mostro filologico, per dirla con Ravasi. Sarebbe un pò come se ci mettessimo a chiamare Gesù Joshua o Jehoshua, a seconda delle teorie, perché fa più "scientifico" quando abbiamo una forma usata e conosciuta da anni.
semmai nella cultura e tradizione italiana
Come d'altronde tutti gli altri nomi ebraici o stranieri tradotti in italiano, non capisco perché questo "caso" esista solo per la forma Geova.
Geova è solo una ricostruzione, una delle possibili (e ripeto anche abbastanza improbabile) che una parte della tradizione ha utilizzato e che come tale è oggi impiegata da una confessione religiosa
No, Geova è proprio
la traduzione italiana del Nome il cui significante ebraico è YHWH, esattamente come Gesù è la
traduzione italiana di YHSH. Geova infatti non pretende di essere una ricostruzione della pronuncia originale (che sicuramente non avrebbe la "G" iniziale) ma è solo un significante italiano che sta al posto di un'altro, esattamente come Gesù sta al posto di YHSH.
La forma è accettata in tutta la letteratura italiana, non esistono forme alternative in italiano. Come ho detto Jahvé, Yehovah, Jahwè sono solo dei
tentativi più o meno scientifici di ricostruirne la pronuncia, ma non sono italiano, sono uno pseudo-ebraico.
Non dico che non sia legittimo utilizzarla, basta sapere che è solo una realizzazione ricostruita
Non credo che ci sia nessuno che sostenga che Geova rappresenti con certezza la corretta pronuncia di YHWH. Semplicemente il significante YHWH indica lo stesso referente di Geova: per me questo è sufficiente nella pratica traduttoria, non ho bisogno di introdurre nuove e altrettanto improbabilitentativi di ricostruzione.
è vero per il nome di Gesù. Non è affatto vero (come ho già scritto) per quanto concerne il Tetragramma
ù
Perché,
quale altra forma italiana si è imposta per indicare il Nome Divino? Jahvé non è italiano, ma un tentativo di imitare l'ebraico. Lo stesso Eco, visto che parli di semiotica, utilizza tranquillamente Geova nel Nome della Rosa ed ad una critica che gli era stata rivolta risponde: "
mi hanno fatto notare che non devo dire Geova per indicare il dio dell’Antico Testamento, ma ‘Iahveh’ o ‘Yahveh’, perché Geova lo dicono solo i testimoni del medesimo”. La sua risposta?
“Questa è una balla, perché i dizionari registrano ‘Geova’ come la italianizzazione corrente di Iahveh".
I nomi propri non vengono generalmente tradotti, ma adattati foneticamente alla lingua ricevente
Dipende dalle forme storicamente accettate, Daisy non lo traduciamo Deisi ma Margherita, perché quella è la forma storicamente accettata in italiano. Così Geova è la forma italiana che storicamente si è imposta in Italia da secoli per indicare il Nome di Dio, se non altro, oggi, perché milioni di persone conoscono ormai la forma "testimoni di Geova" piuttosto che quella di Yahveh o simili!
Shalom