Re:
Cari amici, bisogna far un pochino di chiarezza fra trascrizione, traslitterazione, traduzione ed eventualmente adattamento fonetico. Una traslitterazione è una mera ricodifica tra due sistemi alfabetici differenti per cui si stabilisce che al simbolo X dell'alfabeto A corrisponde il simbolo Y dell'alfabeto B. Esempio Αθηναι = Athenai (traslitterato in alfabeto latino).
La trascrizione si presenta ad un grado più avanzato per cui alla traslitterazione viene accompagnata una analisi fonetica: si cerca quindi di rendere nella lingua di arrivo la fonetica originaria. Esempio Αθηναι = Athine (si rende la pronuncia del greco tramite l'alfabeto latino). Ovviamente le norme di traslitterazione e trascrizione sono state codificate e non sono individuali. E possono cambiare da una lingua all'altra.
La traduzione è una operazione assai più complessa che deve tener conto anche della cultura e non solo del sistema linguistico. La traduzione di un nome proprio in particolare è operazione difficoltosa e non sempre può avere luogo. Se io dico "Andrea" in italiano trovo corrispondente in inglese in "Andrew". "Andrea" e "Andrew" all'interno dei rispettivi sistemi onomastici ricoprono la stessa posizione di nome di battesimo relativo al santo perdendo la connessione etimologica che invece mantiene in greco. Non posso tradurre il nome "Andrea" in filippino dal momento che tale lingua ricopre una posizione culturale differente (il nome esiste ma naturalmente è prestito recente e non fa parte dell'antroponimia tradizionale della lingua filippina). Considerando la motivazione del nome, l'antroponimo può essere tradotto tout court per cui il nome italiano "Margherita" corrisponde all'inglese "Daisy".
Premesso ciò, il che mi sembrava doveroso nei confronti di coloro che non hanno dimestichezza con tali temi, parliamo dei nomi antichi.
Il nome di Gesù (e non solo, anche degli altri personaggi biblici) è stato trasposto in greco come Ιησους si è avuta cioè un'operazione di trascrizione accompagnata ad una operazione di adattamento fonetico rispetto al sistema ricevente. Si è cercato cioè di rendere il nome alloglotto il più pronunciabile possibile in base alla fonetica del greco. Tali adattamenti sono visibili anche in altri contesti e a ciò si devono pronunce diverse di una stessa radice. Si pensi per esempio al caso fenicio/punico in latino, "fenicius" (con "f") in riferimento all'attuale Libia il quale registra una pronuncia grecizzante rispetto a "phoenicus" relativo ai fenici d'Africa che rispetta la pronuncia latina. L'etnonimico di partenza era ovviamente lo stesso ma è giunto a Roma in due momenti diversi e rispetta due pronunce diverse.
Quanto al Tetragramma la traslitterazione è "YHWH", la trascrizione è impossibile da farsi dal momento che la vocalizzazione originaria è andata perduta, la traduzione è approssimativamente "L'Essente, Colui che E'". Risulta chiaro a questo punto che qualsiasi trascrizione si pone come un semplice adattamento fonetico più o meno giustificabile, più o meno motivato.
Keres Arentika