Roberto Carson, 11/11/2009 18.02:
In Matteo 2:1,2 si legge:
"Essendo Gesù nato a Betleem di Giudea ai giorni del re Erode, ecco, degli astrologi vennero da luoghi orientali a Gerusalemme, dicendo: “Dov’è il re dei giudei che è nato? Poiché vedemmo la sua stella [quando eravamo] in oriente e siamo venuti a rendergli omaggio”."
Chi erano questi astrologi o "magi" che vennero ad adorare Gesù?
Quali origini la stella che seguirono?
L'argomento può essere foriero di diatriba e cercherò di essere chiaro. non darò altre inforamzioni oltre a queste, che sono già troppe...
Il verso 1 e 2 citato da Carson dice chiaramente che "Mentre
erano in oriente" videro la "sua" stella
Tale stella non era ovviamente una normale stella, perché avrebbe dovuto essere una supernovae per "apparire" e comunque non avrebbe definito il senso per il quale "era la "
sua" stella".
Ho già ribadito che gli astonomi babilonese (che erano anche astrologi, in quanto è da Babilonia che ebbe pure origine (Vedi tavola degli "Omen"), erano a conoscenza delle profezie di Isaia sul messia. Sapevano che colui che doveva nascere doveva essere
un re.
Dov’è il re dei giudei che è nato? Sapevano che doveva venire per Giudei e "sapevano dove era la Giudea!!!" Pertanto
nessuna stella li condusse a Gerusalemme. essi ci andarono "dopo" aver visto la "sua stella".
Perché dicevano. "la sua stella"? Per il fatto che lo associavano ad un fatto regale.
Per i babilonesi, la stella Regolo, della costellazione del leone che loro chiamavano "LUGAL" era simbolo per il re.
Pertanto, osservando il cielo, dovettero vedere in vicinanza di tale stella un fenomeno particolare (cometa o congiunzione planetaria) che essendo in vicinanza di Regolo fece comprender loro che era un segnale per tale "re".
Gli astrologi o "dotti", eran anche
furbi, sapevano bene come usare le informazioni che avevano. Dalla profezia delle settanta settimane di Daniele, evidentmente avevano capito che era vicino il tempo perché tale re si manifestasse ai Giudei.
Per tale motivo, partirono alla volta di Gerusalemme chiededo del nato re. Perché lo fecero? forse anche per fini politic. Se tale re fosse divenuto "potente" sarebbe stato meglio averlo amico che "nemico"..
Il racconto di Matteo poi prosegue dicendo.
(Matteo 2:9-12) 9 Udito il re, se ne andarono; ed ecco, la stella che avevano visto [quando erano] in oriente andava davanti a loro, finché venne a fermarsi sopra il luogo dov’era il fanciullino. 10 Vedendo la stella, si rallegrarono moltissimo. 11 Ed entrati nella casa videro il fanciullino con sua madre Maria, e, prostratisi, gli resero omaggio. E aperti i loro tesori, gli offrirono doni, oro, olibano e mirra. 12 Comunque, avendo ricevuto in sogno divino avvertimento di non tornare da Erode, si ritirarono nel loro paese per un’altra via...
Avete notato? "rividero a stella". Io posso solo dirvi però che il racconto di Matteo è solo riassuntivo.
Da quando gli astrologi partirono per Gerusalemme, a quando "rividero la stella davanti a loro" intercorsero quasi 5 mesi almeno.
Pertanto non era nella "mangiatoia" che avrebbero trovato il nato re dei giudei.
In effetti, la stella o la cometa o le comete che "andava davanti a loro" non era intesa come guida per i saggi, essi sapevano che dovevano andare a Beetlemme (
glielo disse Erode) e pertanto essere guidati da una stella verso tale località era privo di significato.
Essi, arrivati a betlemme dovevano solo sapere in quale casa della cittadina fosse il "re".
La stella che andava davanti a loro, poteva essere solo una cometa. Ma da sola tale cometa non avrebbe detto loro dove era la casa.
Fu necessario che di comete ce ne fossero
due.
Essi difatti fecero solo un "puntamento" astronomico per capire il punto dove era la casa di Gesù.
Una cometa era per Regolo e un'altra era per la casa del re.
quando la cometa per regolo (andando davanti a loro) raggiunse un puntamento che loro erano soliti fare, l'altra cometa, che si era "fermata sulla casa" come Altezza, indicò appunto in Azimut dove era il re.
Per capire tale puntamento, occorre visionare il cielo ogni sera, per quasi 15 giorni. Infatti si accamparono davanti a Betlemme in quanto ogni giorno il punto del sorgere della cometa si spostava in Azimut a motivo dell'orbita terrestre. Pertanto sulla linea dell'orizzonte di betlemme esattamente nel giorno che l'altra cometa raaggiunse il puntamento che loro erano soliti fare, al momento del sorgere della cometa per la casa del re, semplicemente andarono in quella direzione dove la cometa sorse e trovarono la casa.
Perché Geova permise a tali "saggi" di trovare Gesù? Tali saggi portarono dei doni, oro, olibano e mirra. Cose preziose e costose che permisero al povero falegname di poter affrontare poi il viaggio in Egitto e la residenza in tale posto fintanto che Erode non fosse morto e pure il ritorno e il riavvio delle attività lavorative.
In conclusione,I tempi sono stabiliti da Dio. I saggi "comprsero" per conto loro che l'avvenimento era in corso, e Geova non li fermò. Essi fornirono i mezzi necessari per Giuseppe e per Maria fuggiti in Egitto. Per tale motivo Geova poi li avvertì di non passare da Erode.
La distanza di Gerusalemme da Betlemm è a meno di un giorno di viaggio e Giuseppe non avrebbe fatto in tempo a fuggire se i Saggi (che non sapevano che Erode mirava ad uccidre il neonato re) avessero avvertito Erode.
Ho già detto troppo...
Questo io comprendo.