Nelle cosiddette teofania, ma in tutto l'AT in realtà, non è insolito che si definisca Geova un suo rappresentante. In Zaccaria 3:1-2 ad esempio l'angelo (o messaggero) di Geova del v.1 diventa Geova nel versetto 2, ma la stessa TOB completa con "angelo" sul modello della Syrica commentando, appunto: "in contesto richiede di completare con il siriaco".
Dunque il traduttore può e deve anche farsi guidare dal contesto, non è comunque strano nella teologia del NT che vi siamo passi dell'AT riferiti a Geova che vengono applicati a Gesù. Ma sinceramente la cosa mi pare più che ovvia, visto il ruolo attribuito a Cristo dai primi cristiani.
Se nel contesto appare Gesù è ovvio che l'apostolo applica quel passo in origine riferito a Geova al Signore Gesù, ed è dunque ovvio che non aveva usato Geova ma aveva modificato la citazione in kurios. Sinceramente i pochi passo in cui i discepoli fanno un midrash non vedo come possano inficiare l'uso del Nome nelle Scritture. Non è che Gesù diventa Geova o il suo nome prende il posto di quello del Padre, si tratta di casi molto specifici.
Shalom
[Modificato da barnabino 24/07/2009 10:54]
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