Nella Bibbia ci sono diverse affermazioni che si contrappongono.
E' scontato che poi, ognuno prende in considerazione quelle che
tornano più utili alle proprie convinzioni; mentre quelle che
creano contraddizione, le si interpreta, per adattarle al risultato
finale a cui si vuole pervenire.
Nel caso del credente, il finale che si vorrebbe dimostrare è che
Dio fa solo cose positive. Ma è indubbio che la vita quotidiana
ti mette di fronte anche le cose negative: come è anche fuori di
ogni dubbio, perchè è la Bibbia stessa a scriverlo, che tutto ciò
che esiste, è tale solo per volontà di Dio.
Inutile parlare di libero arbitrio, o di libera scelta da parte
dell'uomo. E' vero che è l'uomo a scegliere; ma è altrettanto vero
che le scelte le può fare solo su ciò che diponibile: non può
creare quello che non esiste, perchè l'uomo non è un dio.
Per cui, volente o nolente, il credente deve accettare il dato
di fatto, con relative conseguenze, che anche il negativo è
deciso da Dio.
non possono nemmeno esserci sentimenti di male o negativi.
L'ira è un sentimento negativo.
Quante volte, nella Bibbia, hai letto "dell'ira di Dio"?
...E quante volte ti hanno spiegato che, essendo Dio parte in
causa, si tratta di un giusto atteggiamento nei confronti dei
malvagi?
...Però l'ira rimane sempre un sentimento negativo,
indipendentemente da come viene indirizzata.
Ciao.