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Uso di "ho theos" nel NT: regole ed eccezioni

Ultimo Aggiornamento: 20/01/2010 01:23
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02/01/2010 11:55

Re: Re:
(SimonLeBon), 01/01/2010 23.52:


Dico che lo sott'intende perchè nel testo di WH che uso è messo due volte in maniera esplicita, due volte tra parentesi e una volta è tralasciato. Il tutto nella stessa frase con lo stesso soggetto che viene ripetuto. Allo stesso modo i passi paralleli di Matteo lo usano sempre.



Caro Simon, è pressappoco lo stesso che accade in Giovanni 1,1 dove il soggetto ("o theos") compare subito prima e subito dopo il versetto oggetto di discussione. il theos di 1,1c è sempre lo stesso di 1,1b e di 1,2 e non capisco da cosa barnabino possa desumere che si tratti di un essere diverso di cui non c'è traccia. Questo mi sembra porti acqua alla causa dei deterministi (Colwell e Metzger) oltre al fatto che nella maggior parte dei casi in cui nel NT theos compare senza articolo al nominativo si riferisce al Vero Dio.

Forse se proviamo a fare una piccola equazione "o theos" = "il Vero Dio" e "theos" = "Vero Dio" senza articolo, il passo diventa immediatamente chiaro:

"In principio era il Logos e il Logos era presso il Vero Dio (con l'articolo) e il Logos era Vero Dio (senza articolo)."

Questo va bene sia che si tratti di determinativo sia che si tratti di qualitativo e risolve il problema. Naturalmente non potresti mai tradurre "il Logos era un Vero Dio" perchè in tal caso ci sarebbero due Veri Dei e di fatto si entrerebbe nel politeismo come denunciato dallo stesso Metzger. La traduzione della TNM è evidentemente fatta ad arte per far dire al testo ciò che non scrive. Ma contenti voi ...

Saluti
ortodox
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02/01/2010 12:21

Caro Ortodox,


Caro barnabino, questo che hai scritto sopra è esattamente ciò che succede in Giovanni 1,1, l'autore utilizza theos come predicato nominale perché questa è la costruzione del predicato nominale in greco



Se lo usa come predicato nominale allora non ha senso chiedersi se avesse l'articolo: non lo ha è basta, è un normale predicato nominale senza articolo e come tale va letto.


Da cosa deduci che volesse ometterlo volontariamente?



Se l'autore intende "theos" come qualità del Logos e non come identificazione omettendo l'articolo ha scelto la costruzione corretta, che esprime proprio quel significato.


Quali e quanti sono gli altri esempi in cui l'articolo al nominativo è omesso volontariamente per indicare dèi e dee?



Tutti quelli in cui ci si riferisce appunto a dei o dee pagani. Il NT usa "theos anche nella sua accezione comune in greco, non solo per riferirsi al Dio dei Giudei.


Io ancora non ne ho visti



Forse dovresti leggere meglio la LXX ed il NT.


Mi sembra invece che tutte le volte che theos al nominativo compare senza articolo nel NT si riferisca quasi sempre al Vero Dio



Ti ripeto, in quei casi l'articolo è omesso solo per ragioni sintattiche, ovvero va letto come determinato (secondo la consuetudine) e non come indeterminato o qualitativo.


non capisco in base a cosa deduci che Giovanni 1,1 debba fare eccezione



Infatti non fa eccezione, ma segue la consuetudine: "ho theos" indica il Dio dei Giudei e "theos" è riferito ad un altro soggetto.


Ma i qualitativisti sostengono che il predicato nominale indichi la "natura" del soggetto



Questo è ininfluente dal punto di vista della resa grammaticale, se è qualitativo è qualitativo e basta, il resto delle distinzioni sono del tutto ininfluenti e riguardano semmai l'esegesi.


La TNM quindi dichiara di tradurre in modo qualitativo salvo poi inserire un bell'articolo indeterminativo falsando completamente la traduzione



Ti ripeto: l'articolo indeterminativo è normalmente usato anche per indicare l'aspetto qualitativo. Non ha senso criticare la TNM per averlo usato per evidenziare questo aspetto.


è ben diverso dal dire che "il logos divenne una carne".



Tu ripeto, qui il problema è solo di tipo stilistico, è ovvio che in italiano "una carne" ricorda altro che la natura, ma se dico divenne "un uomo" o divenne "un vegetale" o "un dio" non faccio alcun errore.

Shalom



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02/01/2010 13:58

Caro Teodoro,


Vorrei proprio sapere da te se "avere la natura di Dio" ed "essere un dio" sono la stessa cosa



Ma questo non è un problema grammaticale, ma esegetico. Da un punto di vista grammaticale se il predicato esprime una qualità del soggetto è assolutamente corretto renderlo con l'articolo indeterminativo.


Il dibattito fra i qualitativsti e i deterministi non sta nella traduzione



Il che è assurdo, perché se "theos" è determinato allora non ha senso renderlo in senso qualitativo, poiché il senso qualitativo è espresso correttamente dall'assenza dell'articolo.

Se il nome è determinato, come dice Colwell allora ha un certo significato (indica un'identificazione) e dunque va reso in un certo modo, se invece ammettiamo che l'assenza dell'articolo è sematicamente significativa (TNM ed altri) allora dobbiamo renderlo in modo da rendere quel significato.

Shalom


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02/01/2010 14:08

Caro Ortodox,


il theos di 1,1c è sempre lo stesso di 1,1b e di 1,2 e non capisco da cosa barnabino possa desumere che si tratti di un essere diverso di cui non c'è traccia



Non direi, il "theos" di Gv 1,1c non è un'identificazione (specificata dall'articolo determinativo) e contestualmente il soggetto è diverso da "ho theos" che qui indica il Dio dei Giudei.

Quindi sia da un punto di vista grammaticale (posizione predicativa) che da un punto di vista della convenvenzione linguistica (si omette l'articolo) che da un punto di vista contestuale (il soggetto è diverso da ho theos) il "theos" di Gv 1,1c indica qualcosa di diverso da "ho theos" di Gv 1,1b e 1,2.


Questo mi sembra porti acqua alla causa dei deterministi (Colwell e Metzger)



Non vedo come, Colwell è solo una possibilità, ma poiché "theos" è predicato di un essere diverso dal Dio dei Giudei (nel contesto identificato chiaramente con ho theos) non ha alcun senso ricorrervi.


nella maggior parte dei casi in cui nel NT theos compare senza articolo al nominativo si riferisce al Vero Dio



Ma ti ricordo che in quei casi l'ommissione è determinata non dalla volontà dell'autore ma dalla particolare costruzione che richiede l'omissione dell'articolo, inoltre dl contesto non è evidente nessun mutamento di soggetto, come invece avviene qui.

Shalom
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02/01/2010 14:11


Forse se proviamo a fare una piccola equazione "o theos" = "il Vero Dio" e "theos" = "Vero Dio" senza articolo, il passo diventa immediatamente chiaro:



Equazione senza senso, perché "theos" non significa grammaticalmente "vero Dio" ma significa solo "dio" essendo usato per dei, dee ed esseri divini. A meno di considerarlo determinato, ma allora quella determinazione indica una identificazione, come negli altri passi in cui l'articolo è omesso solo per motivi sintattici.

Sostenere che theos qualitativo indichi la "qualità di essere vero Dio" è un'inferenza chiaramente teologica che nulla ha a che vedere con la grammatica.

Shalom
[Modificato da barnabino 02/01/2010 15:09]
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02/01/2010 16:10

Re:
Caro barnabino, è ovvio che la mia equazione sia grammaticalmente senza senso, era solo un esempio per illustrare la resa qualitativa.

barnabino, 02/01/2010 12.21:


Tutti quelli in cui ci si riferisce appunto a dei o dee pagani. Il NT usa "theos anche nella sua accezione comune in greco, non solo per riferirsi al Dio dei Giudei.

Forse dovresti leggere meglio la LXX ed il NT.



Forse tu dovresti portare qualche esempio di theos al nominativo senza articolo riferito ad altre divinità. Per il momento non si è visto che qualche sparuto esempio che nemmeno ricordo, un po' pochino per parlare di uso diffuso.

Nel NT la maggior parte delle volte che theos al nominativo compare senza articolo si riferisce al Dio dei Giudei e dei Cristiani e l'articolo manca molte volte proprio perchè funge da predicato nominale che, come giustamente dici, non ha l'articolo e basta ma continua a riferisi ancora allo stesso soggetto, come in molti altri passi analoghi. Non vedo perchè questo non debba succedere anche in Giovanni 1,1 che tu affermi essere diverso senza spiegare in base a cosa. Perchè ad esempio il theos di Filippesi 2,13 che ha la stessa costruzione con il predicato nominale, deve ritenersi come riferito ancora una volta al Dio dei Giudei e dei Cristiani?

θεὸς γάρ ἐστιν ὁ ἐνεργῶν

L'articolo manca perchè il predicato nominale non lo prevede. Ma non per questo theos si riferisce a qualche altra divinità. Continuo a non capire la tua argomentazione. Oltretutto il soggetto al nominativo (o theos) compare poco prima e poco dopo Giovanni 1,1, motivo ulteriore per ritenere che si tratti dello stesso soggetto. Non mi pare che i tuoi argomenti provino granché se non che la tua traduzione è pilotata.

Dunque, smetti di tergiversare. Se vuoi impostare un ragionamento serio comincia a portare i passi in cui secondo te theos al nominativo viene usato nel NT per indicare altre divinità e vediamo se il loro numero giustifica la tua resa di Giovanni 1,1. Altrimenti le tue rimangono parole in libertà senza prove che le supportino.

Saluti
ortodox

[Modificato da ortodox 02/01/2010 16:15]
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02/01/2010 16:18

Re:
barnabino, 02/01/2010 12.21:


Tu ripeto, qui il problema è solo di tipo stilistico, è ovvio che in italiano "una carne" ricorda altro che la natura, ma se dico divenne "un uomo" o divenne "un vegetale" o "un dio" non faccio alcun errore.



Anche "essere Dio" ed "esseree un dio" in italiano hanno due significati diversi. Non ho ancora capito se questo ti è chiaro oppure no. Anzi non ho nemmeno capito se sei consapevole che esiste una differenza fra resa qualitativa e resa indeterminativa oppure se ritieni che siano la stessa cosa. Vuoi rispondere per favore?

Saluti
ortodox
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02/01/2010 17:15

Caro Ortodox,


Forse tu dovresti portare qualche esempio di theos al nominativo senza articolo riferito ad altre divinità.



Non ho con me né la LXX né il NT in greco, ma mi pare che gli esempi ci siano, eccome. Per altro anche altri scrittore, come Filone o i padri apostolici (come detto ad esclusione di Ignazio) seguono questa consuetudine.


Per il momento non si è visto che qualche sparuto esempio che nemmeno ricordo, un po' pochino per parlare di uso diffuso



Anche perché di falsi dei e dee non si parla moltissimo, ma dove se ne parla l'articolo è omesso, tranne che dove è richiesto dalla sintassi.


Nel NT la maggior parte delle volte che theos al nominativo compare senza articolo si riferisce al Dio dei Giudei e dei Cristiani



Ma quante volte te lo devo ripetere? In quei casi è omesso unicamente per ragioni sintattiche e non semantiche, dunque devi leggere UGUALMENTE "ho theos". Capito?


l'articolo manca molte volte proprio perchè funge da predicato nominale



Ma in quel caso l'assenza dell'articolo è semanticamente significativa, cioè l'articolo è omesso non per ragioni sintattiche ma semantiche, cioè l'autore voleva proprio scrivere quello: theos senza articolo.


Non vedo perchè questo non debba succedere anche in Giovanni 1,1 che tu affermi essere diverso



Infatti io non dico che Giovanni 1,1c sia "diverso" ma che segua la consuetudine, cioè che "theos" sia da leggere senza articolo, sei tu che dici il contrario.


Perchè ad esempio il theos di Filippesi 2,13 che ha la stessa costruzione con il predicato nominale, deve ritenersi come riferito ancora una volta al Dio dei Giudei e dei Cristiani?



Se l'autore voleva scrivere "ho theos" qui può benissimo aver omettere l'articolo in virtù della regola di Colwell, che permette di farlo, oppure, come sostiene BeDuhn, theos è semplicemente indefinito, theos gar estin ho energon en humin implica la domanda: che genere di cosa, di forza, opera in/tra di noi? Paolo risponde che non è una forza umana ma una forza divina. Secondo BeDuhn parlerebbe del tipo o categoria di azione. Qui la TNM preferisce seguire la regola di Colwell, dato che nel contesto ci si riferisce chiaramente ad "ho theos". Anche qui, se consideriamo la regola di Colwell l'omissione non è semanticamente signficativa, dipende dalla sintassi, e dunque anche qui ci si riferisce al Dio dei Giudei come "ho theos", secondo la consuetudine.


Oltretutto il soggetto al nominativo (o theos) compare poco prima e poco dopo Giovanni 1,1



Infatti, ma in Gv 1,1c theos (senza articolo) è riferito ad un soggetto diverso, e per soggetti diversi dal Dio dei Giudei è normale usarlo senza articolo, cioè si segue la convenzione.


Dunque, smetti di tergiversare



Ma qui non sono io a tergiversare, ma tu che non ci spieghi ancora quale regola grammaticale avrebbe infranto al TNM considerando "theos" qualitativo, davvero mi sfugge!

Shalom
[Modificato da barnabino 02/01/2010 17:52]
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02/01/2010 17:21

Caro Ortodox,


Anche "essere Dio" ed "esseree un dio" in italiano hanno due significati diversi



Infatti, il secondo mi pare che in italiano renda in modo molto preciso la pienezza del significato greco, qualitativo, mentre il primo la appiattisce su un'esegesi equivoca.


Anzi non ho nemmeno capito se sei consapevole che esiste una differenza fra resa qualitativa e resa indeterminativa oppure se ritieni che siano la stessa cosa



1. la resa "un dio" è assolutamente qualitativa, come quando dico che Snoopy è un cane o che l'Acacia è una pianta sto dicendo che il soggetto possiede quella qualità.

2. L'assenza dell'articolo letteralmente consente anche la resa indeterminata per cui non è errato, dovendo rendere in modo letterale, includere anche quella tra le possibilità offerte dal testo

Shalom
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02/01/2010 17:51

Per la cronaca, BeDuhn rende Filippesi 2,13 così:

"For it is a god who is working in you"

Lo trovo un pò estremo, ma non possiamo escluderlo.

Shalom
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02/01/2010 18:02

Re: Re:
ortodox, 1/2/2010 4:10 PM:



...

Forse tu dovresti portare qualche esempio di theos al nominativo senza articolo riferito ad altre divinità. Per il momento non si è visto che qualche sparuto esempio che nemmeno ricordo, un po' pochino per parlare di uso diffuso.

Nel NT la maggior parte delle volte che theos al nominativo compare senza articolo si riferisce al Dio dei Giudei e dei Cristiani e l'articolo manca molte volte proprio perchè funge da predicato nominale che, come giustamente dici, non ha l'articolo e basta ma continua a riferisi ancora allo stesso soggetto, come in molti altri passi analoghi.

...

Dunque, smetti di tergiversare. Se vuoi impostare un ragionamento serio comincia a portare i passi in cui secondo te theos al nominativo viene usato nel NT per indicare altre divinità e vediamo se il loro numero giustifica la tua resa di Giovanni 1,1. Altrimenti le tue rimangono parole in libertà senza prove che le supportino.

Saluti
ortodox



Caro Ortodox,
sto facendo una trattazione versetto per versetto e mi costa parecchio tempo, anche se la faccio volentieri.
Almeno dovresti guardarla, prima di esporre le tue critiche.

Finora ho riscontrato 11 ricorrenze di "theos" al nominativo senza l'articolo. Le ho già indicate e le riporto qui:

Mc.12,26-27 dove l'articolo "ho" ricorre due volte tra parentesi ed è assente la terza volta. A mio parere questi casi, indubbiamente riferiti al "Dio di Israele", non sono signicativi perchè l'articolo "ho" è sott'inteso.

Lc. 20,38 dove l'articolo manca e il versetto è riferito al Dio d'Israele

Gv. 1,1 e 1,18 "theos" ricorre due volte in riferimento al Logos e al Cristo

Gv. 8,54 "theos" indica il Dio di Israele

Ro. 8,33 "theos" è attribuito al Dio di Israele
Ro. 9,5 "theos" puo' essere attribuito al Dio di Israele oppure al Cristo

1.Co. 8,4 e 8.6 riporta la formula con "oudeis" e con "eis" che potrebbe essere un caso particolare. Il riferimento è al Dio di Israele.

1.Co. 8,5 "theoi" (2 volte) riferito agli dei delle nazioni.

Sui 11 casi qui riportati (il primo l'ho aggiunto dopo la tua segnalazione) abbiamo 6 ricorrenze per "il Dio di Israele", 3 riferite al Cristo-Logos, 2 riferite ad altri "dei".

Sono tutte senza articolo e non si puo' parlare di regola univoca perchè l'uso è molto flessibile.

Ortodox:

Anche "essere Dio" ed "esseree un dio" in italiano hanno due significati diversi. Non ho ancora capito se questo ti è chiaro oppure no. Anzi non ho nemmeno capito se sei consapevole che esiste una differenza fra resa qualitativa e resa indeterminativa oppure se ritieni che siano la stessa cosa. Vuoi rispondere per favore?

Saluti
ortodox



E' chiaro che c'è differenza tra "essere Dio" e essere "un Dio", ma la differenza concerne piu' la teologia trinitaria che quella biblica.
Biblicamente anche un uomo puo' essere "theos" quindi "Dio" ,in maniera equivalente, "un Dio".
Il problema è unicamente trinitario.

Devo staccare, a presto,
Simon
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03/01/2010 09:01

Re:
Una piccola nota a margine di tutte le considerazioni già fatte finora.

Abbiamo già discusso della possibile identificazione tra il "thon theon" di 1b e il "theos" di 1c.

Secondo quando affermato da ADO non troviamo alcun versetto biblico che parli esplicitamente del "dio trino", caro ai trinitari. Non possiamo che concludere che il "thon theon" del v. 1b è un riferimento al Padre, Dio unico di Israele.

In questo caso non penso proprio che ci sia qualcuno, nè per parte trinitaria nè da parte dei tdG, che voglia identificare il "logos-Figlio" con il "Padre".

Da qui una ulteriore motivazione per distinguere, anche in traduzione, il "thon theon" di 1b dal "theos" di 1c, distinzione che andrebbe inequivocabilmente persa se venisse tradotto "presso Dio" ed "era Dio".

Simon
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03/01/2010 20:48

Caro Simon,


In questo caso non penso proprio che ci sia qualcuno, nè per parte trinitaria nè da parte dei tdG, che voglia identificare il "logos-Figlio" con il "Padre"



E comunque non possiamo escludere che da un punto di vista grammaticale potrebbe significare anche quello... la traduzione viene sempre prima dell'esegesi.


sto facendo una trattazione versetto per versetto e mi costa parecchio tempo



Ottima ricerca... anche se il NT non è un'isola, io cercherei di capire anche come si comporta la LXX. Filone, da parte sua, parlando del Logos (che naturalmente non è quello di Gv 1,1) omette volontariamente (dato che lo afferma) l'articolo proprio per ditinguerlo da "ho theos".

Shalom

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17/01/2010 23:22

La ricerca infinita ...


Caro Simon, ma a che punto sta la tua ricerca? Ce la facciamo entro la fine del millennio?

Saluti
ortodox
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17/01/2010 23:28

Sei ricomparso dai bagordi festivi? Eravamo noi, veramente, che stavamo aspettanto che ci dicessi se in Gv 1,1c theos va letto come qualitativo (privo di articolo) o come determinato (con l'articolo). Se non risolvi questa tua ambiguità è difficile capire il valore che tu dai a "theos".

Per il resto, sei finalmente riuscito a procurarti il libro di BeDuhn e quello di Fontaine sul Nome nel NT?

[SM=g27987]
[Modificato da barnabino 17/01/2010 23:36]
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18/01/2010 00:46

Re:
barnabino, 17/01/2010 23.28:

Sei ricomparso dai bagordi festivi? Eravamo noi, veramente, che stavamo aspettanto che ci dicessi se in Gv 1,1c theos va letto come qualitativo (privo di articolo) o come determinato (con l'articolo). Se non risolvi questa tua ambiguità è difficile capire il valore che tu dai a "theos".

Per il resto, sei finalmente riuscito a procurarti il libro di BeDuhn e quello di Fontaine sul Nome nel NT?

[SM=g27987]




Caro barnabino, non sono mai stato preso dalla rete dei bagordi festivi ma sempre e solo da quelle di lavoro (e lo sono ancora se è per quello). Ho risposto centinaia di volte al tuo interrogativo in modo chiaro ed esplicito, ma se la risposta non ti va bene o non la vuoi capire non è certo colpa mia. Rileggi i miei precedenti post se ti va, altrimenti posso vivere anche senza che tu capisca, figuriamoci.

Dal canto tuo non hai ancora portato i versetti citati da BeDhun che altrettante centinaia di volte ti ho gentilmente richiesto.

Per quanto mi riguarda, aspetto la fine della ricerca di Simon, era questa la cosa che mi interessava e mi sono riaffacciato solo per vedere a che punto stava. Ma ho come l'impressione che né lui né tu abbiate molta intenzione di riflettere su questo tipo di informazioni ... sbaglierò ...

Saluti
ortodox
[Modificato da Roberto Carson 18/01/2010 17:14]
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18/01/2010 21:33

Caro Ortodox,


Ho risposto centinaia di volte al tuo interrogativo in modo chiaro ed esplicito, ma se la risposta non ti va bene o non la vuoi capire non è certo colpa mia



Non è colpa tua? Rispondi allora chiaramente:

1. Theos in Giovanni 1,1c è determinato, dunque deve essere letto "ho thoes" (secondo la regola di Colwell) ad indicare non una qualità del Logos ma una sua identificazione

2. Theos in Giovanni 1,1c è qualitativo, dunque deve essere letto "theos" ad indicare (contrariamente alla regola di Colwell) una qualità del Logos.

La risposta 1 o la risposta 2?


Dal canto tuo non hai ancora portato i versetti citati da BeDhun che altrettante centinaia di volte ti ho gentilmente richiesto



Ho fatto riferiemento alla biografia, puoi procurarti il libro se ti interessa la discussione.


Ma ho come l'impressione che né lui né tu abbiate molta intenzione di riflettere su questo tipo di informazioni ... sbaglierò ..



Se posso darti la mia impressione... tu non hai neppure idea di che cosa stiamo parlando, non hai la correttezza di ammettere di aver scritto delle stupidaggini e adesso stai ciurlando nel manico!

Shalom [SM=g27988]

[Modificato da barnabino 18/01/2010 21:34]
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19/01/2010 09:59

Re:
barnabino, 18/01/2010 21.33:


1. Theos in Giovanni 1,1c è determinato, dunque deve essere letto "ho thoes" (secondo la regola di Colwell) ad indicare non una qualità del Logos ma una sua identificazione

2. Theos in Giovanni 1,1c è qualitativo, dunque deve essere letto "theos" ad indicare (contrariamente alla regola di Colwell) una qualità del Logos.

La risposta 1 o la risposta 2?



Caro barnabino ti ho già ampiamente chiarito come ambedue le ipotesi sono valide, sia quella di Colwell + Metzger, sia quella qualitativa di Harner. In ambedue i casi la traduzione è "il Logos era Dio" e il resto è esegesi.
Sei tu che non puoi accettare la 1 e devi distorcere la 2 per evitare a tutti i costi l'eguaglianza del Logos con Dio che sarebbe contraria alla tua teologia ma che la grammatica non esclude assolutamente. Per fare questo devi per forza usare l'indeterminativo che è l'ipotesi numero 3 (come più volte ti ho detto) e non la 2 (qualitativa) ma tu non l'hai neanche riportata. Infatti, come molte volte ti ho detto, la traduzione qualitativa e quella indeterminativa sono due cose differenti per quanto possano molte volte coincidere (vedi post precedenti).

Come vedi io rispondo sempre alle domande, tu invece mai. Rispondi a questa allora: hai capito questa differenza oppure no? Se continui a pensare che qualitativo e indetermintaivo siano la stessa cosa è del tutto inutile che continui a spiegarti le cose, ti pare?



Ho fatto riferiemento alla biografia, puoi procurarti il libro se ti interessa la discussione.



No caro mio, sei tu che hai tirato in ballo BeDuhn e su di te incombe l'onere della prova. E il fatto che tu non lo voglia onorare fa capire quanto in mala fede tu sia, come dimostrano anche le molte volte in cui hai cambiato il numero delle presunte citazioni che ancora nessuno ha capito quante e cosa siano.



Se posso darti la mia impressione... tu non hai neppure idea di che cosa stiamo parlando, non hai la correttezza di ammettere di aver scritto delle stupidaggini e adesso stai ciurlando nel manico!



Beh se non ho nessuna idea spetterebbe a te, in qualità di educatore, mostrarmi chiaramente come stanno le cose portando le prove che citi e illustrandole estesamente. Invece ti sei cacciato in un vicolo cieco e tu stesso ne sei consapevole. E per questo non riporti le citazioni né completi la ricerca sulle occorrenze di theos al nominativo nel NT. Alla prova dei fatti ti sei dileguato continuando a fare quello che ti riesce meglio, gettare fumo sulla verità.

E io continuo a divertirmi insieme ai miei colleghi ... :D peccato che non ho molto tempo ...

Saluti
ortodox
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19/01/2010 11:11

Caro Ortodox,


Caro barnabino ti ho già ampiamente chiarito come ambedue le ipotesi sono valide, sia quella di Colwell + Metzger, sia quella qualitativa di Harner



Non ciurlare nel manico... ho capito che sono possibili entrambe, come è possibile anche l'indefinito, ma io ti ho chiesto quale dei due significati tu scegli: definito o qualitativo?


In ambedue i casi la traduzione è "il Logos era Dio" e il resto è esegesi



Non ci interessa come è resa nella lingua di arrivo, discutibile, se prima non chiariamo il senso in greco, perché se è valida la regola di Colwell dobbiamo rendere in italiano "theos" come identificazione mentre se non è valida abbiamo una rosa di significati ben diversi che vanno dal qualitativo al indefinito.

Allora: Colwell si o Colwell no?


Sei tu che non puoi accettare la 1 e devi distorcere la 2 per evitare a tutti i costi l'eguaglianza del Logos con Dio che sarebbe contraria alla tua teologia



Non mettermi in bocca parole che io non ho detto, io non ho mai escluso che il "definito" non sia possibile.


Per fare questo devi per forza usare l'indeterminativo



Di nuovo, la TNM non intende theos cone indeterminativo ma come qualitativo. Anzi più correttamente sono possibili entrambe.


Infatti, come molte volte ti ho detto, la traduzione qualitativa e quella indeterminativa sono due cose differenti per quanto possano molte volte coincidere



L'articolo indeterminativo in italiano esprime correttamente la qualità di qualcosa: Snoopy è un cane, dove "un cane" è predicato nominale ed indica una qualità del soggetto. Cosa c'è di scorretto in questa frase? Il "qualitativo" come sarebbe reso, da "Cane" con la maiuscola o "il Cane" con l'articolo determinatico come in Colwell?


Come vedi io rispondo sempre alle domande, tu invece mai.



Allora: Colwell si o Colwell no?


No caro mio, sei tu che hai tirato in ballo BeDuhn e su di te incombe l'onere della prova



Ma siccome sei tu che sostieni che le sue tesi siano errate, senza neppure avere mai letto il suo libro, spetta a te dimostramo come sei arrivato a questo convincimento o in cosa siano sbagliate, perché il sospetto e che tu non abbia neppure capito cosa dice BeDuhn. D'altronde non vedo perché discuterne se ammetti che "theos" è qualitativo e che quindi non si deve seguire la regola di Colwell... insomma te e beDuhn siete d'accordo, di che dobbiamo discutere?


E per questo non riporti le citazioni né completi la ricerca sulle occorrenze di theos al nominativo nel NT



Ripeto: se tanto io che te ammettiamo che "theos" in Giovanni 1,1c non segue la regola di Colwell, e dunque in quanto privo di articolo non implicaa un'identificazione con il Dio dei Giudei, non capisco che ricerca dobbiamo fare: qui abbiamo una conferma del fatto che "theos" privo di articolo non identifica il "Dio dei Giudei"

Shalom


[Modificato da barnabino 19/01/2010 11:12]
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19/01/2010 17:55

Su BeDuhn, quello che voglio dire, è: se sostieni che "theos" senza articolo debba essere inteso determinato in virtù della posizione e quindi identifichi il Logos con l'ho theos dei Giudei possiamo discuterne, ma se ritieni che sia privo di articolo in quanto PN, non abbiamo alcuna ragione di discutere delle tesi di BeDuhn perché è esattamente quello che afferma il biblista americano.

Per questo che ti chiedo Colwell si o Colwell no, perché se riteniamo che "theos" sia da leggere senza articolo non vi è alcuna ragione di discutere delle tesi di BeDuhn che dice esattamente la stessa cosa.

Per altro rispetto alla possibilità dell'indeterminazione è interessante quello che dice la grammatica dello Smyth: "Le parole che denotano persone, quando sono usate per una classe, possono omettere l'articolo" (Smyth, sez. 1129) e fa proprio l'esempio di "theos", ti riposto la voce da Perseus:

"§1129. Words denoting persons, when they are used of a class, may omit the article. So anthrôpos, stratêgos, theos divinity, god (ho theos the particular god). Thus, pantôn metron anthrôpos estin man is the measure of all things P. Th. 178b"

old.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?doc=Perseus%3Atext%3A1999.04.0007&layout=&...
Shalom
[Modificato da barnabino 19/01/2010 17:56]
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