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Testimoni di Geova: Storia, Sociologia, Teologia

Commemorazione: chi dovrebbe prendere gli emblemi?

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    Roberto Carson
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    00 17/09/2009 18:40
    In un' altre discussione Neropece scrive:

    Su questa questione io sono del parere che anche se tutti ("unti" e non) partecipassero agli emblemi non si violerebbe nessun dettame né principio biblico, visto che tutti beneficiamo del sacrificio di Cristo, chi in un modo chi in un altro. La "prassi" nostra di riservarlo ai soli "unti" è, appunto, una prassi e io la rispetto come tale. Geova e Gesù non si offenderebbero io credo se, spinto dall'amore e dall'apprezzamento, un discepolo volesse partecipare agli emblemi pur non avendo la chiamata celeste..

    L'argomento a mio avviso è molto interessante e si dovrebbe ampliare.
    Ognuno si senta libero di esprimere la propria opinione.




    Per contatti: roberto.carson@tiscali.it
  • Neropece
    00 17/09/2009 18:57
    aggiungo un commento che avevo fatto sul tema in altro forum..

    Formalmente non esiste nessun passo da fare, se n'è appena parlato allo studio Torre di Guardia. E' una questione tra la singola persona e Geova (finalmente nessun'altro tra i piedi!). Ovviamente chi lo fa e non è davvero "unto" saranno anche questi fatti suoi con Geova, il perché lo ha fatto ecc... tanto comunque la congregazione non se ne fa niente del fatto che lui prenda gli emblemi. E' difficile far capire bene, anche agli anziani, che questa cosa non ci deve riguardare..conducevo proprio io la Torre e proprio sul paragrafo dove si dice quanto sopra...un anziano alza la mano per dire "comunque non può essere uno che si è appena battezzato e non ha molti anni di servizio fedele ecc ecc"...quando si dice di coccio! Forse qualcuno si preoccupa di una escalation di consumatori di emblemi...ma qual'è il problema? I costi del pane azzimo? Due bottiglie di vino invece che una?... Visto che queste paranoie non si riesce proprio a risolverle io gradirei che si introducesse il libero accesso agli emblemi per tutti (almeno al pane come in Chiesa [SM=g27985] ) perché tutti beneficiamo del sacrificio di Cristo in qualche modo e gli unti in modo completo. Penso che la cosa non cozzi con nessun principio biblico e verrebbe accolta con uno scroscio di applausi .
  • amedeo.modigliani
    00 17/09/2009 20:51
    Re:
    Neropece, 17/09/2009 18.57:

    aggiungo un commento che avevo fatto sul tema in altro forum..

    Formalmente non esiste nessun passo da fare, se n'è appena parlato allo studio Torre di Guardia. E' una questione tra la singola persona e Geova (finalmente nessun'altro tra i piedi!). Ovviamente chi lo fa e non è davvero "unto" saranno anche questi fatti suoi con Geova, il perché lo ha fatto ecc... tanto comunque la congregazione non se ne fa niente del fatto che lui prenda gli emblemi. E' difficile far capire bene, anche agli anziani, che questa cosa non ci deve riguardare..conducevo proprio io la Torre e proprio sul paragrafo dove si dice quanto sopra...un anziano alza la mano per dire "comunque non può essere uno che si è appena battezzato e non ha molti anni di servizio fedele ecc ecc"...quando si dice di coccio! Forse qualcuno si preoccupa di una escalation di consumatori di emblemi...ma qual'è il problema? I costi del pane azzimo? Due bottiglie di vino invece che una?... Visto che queste paranoie non si riesce proprio a risolverle io gradirei che si introducesse il libero accesso agli emblemi per tutti (almeno al pane come in Chiesa [SM=g27985] ) perché tutti beneficiamo del sacrificio di Cristo in qualche modo e gli unti in modo completo. Penso che la cosa non cozzi con nessun principio biblico e verrebbe accolta con uno scroscio di applausi .




    Come dicevo rispondendo a Monseppe penso che prima o poi verrà il giorno in cui l'assunzione di pane e vino durante la commemorazione non sarà necessariamente interpretata come sintomo di chiamata celeste. A mio modesto parere gli emblemi potrebbero senza problemi essere consumati da tutti i battezzati.
    [Modificato da amedeo.modigliani 17/09/2009 20:53]
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    Esperidia
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    00 17/09/2009 23:41
    Ma è possibile avere la vita eterna se non si partecipa realmente alla cena del Signore, come comandato da Cristo?
    [Modificato da Esperidia 17/09/2009 23:53]
    ___________________________________
    Già da tempo sai che non vuoi più fare certe cose perchè vanno contro la tua interiorità.
    Concludi un compromesso malsano;
    ti vendi per un po' di quiete forse,
    per un po' di sicurezza,
    per un po' di calore;
    ma così facendo perdi te stesso.

    Se perdi te stesso, perdi la cosa più preziosa che tu possegga.
    Divieni così un essere senza nucleo: devi conoscerti in modo consapevole, per imparare ad amarti.
    Possiamo amare solo ciò che conosciamo e conosciamo solo ciò che siamo disposti ad amare.
    L'indifferenza, anche verso noi stessi, ci rende ciechi.
    Conosci te stesso,
    impara ad amarti.

    Ulrich Schaffer
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    Roberto Carson
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    00 17/09/2009 23:43
    Re:
    Esperidia, 17/09/2009 23.41:

    Ma è possibile avere la vita eterna se non si partecipa realmente alla cena del Signore, come comandaro da Cristo?



    Questa tua affermazione a quale scrittura l'associ?





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    Esperidia
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    00 17/09/2009 23:47
    No, la mia è una domanda ................
    ___________________________________
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    Concludi un compromesso malsano;
    ti vendi per un po' di quiete forse,
    per un po' di sicurezza,
    per un po' di calore;
    ma così facendo perdi te stesso.

    Se perdi te stesso, perdi la cosa più preziosa che tu possegga.
    Divieni così un essere senza nucleo: devi conoscerti in modo consapevole, per imparare ad amarti.
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    L'indifferenza, anche verso noi stessi, ci rende ciechi.
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    Ulrich Schaffer
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    Roberto Carson
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    00 17/09/2009 23:59
    Re:
    Esperidia, 17/09/2009 23.47:

    No, la mia è una domanda ................



    Ok! Allora a quale scrittura associ la tua domanda?





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    Esperidia
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    00 18/09/2009 00:22
    Premetto che io credo che la salvezza non dipenda da un simbolo come dimostra Gv 6:52-59

     I giudei contendevano perciò fra loro, dicendo: “Come può quest’uomo darci da mangiare la sua carne?” 53 Quindi Gesù disse loro: “Verissimamente vi dico: Se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete vita in voi. 54 Chi si nutre della mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna, e io lo risusciterò nell’ultimo giorno; 55 poiché la mia carne è vero cibo, e il mio sangue è vera bevanda. 56 Chi si nutre della mia carne e beve il mio sangue rimane unito a me, e io unito a lui. 57 Come il Padre vivente mi ha mandato e io vivo a motivo del Padre, così chi si nutre di me vivrà anche lui a motivo di me. 58 Questo è il pane che è sceso dal cielo. Non è come quando i vostri antenati mangiarono e morirono. Chi si nutre di questo pane vivrà in eterno”. 59 Queste cose le disse insegnando in un’assemblea pubblica a Capernaum

    ma dalla fede riposta nel sacrificio di riscatto.
    Eppure questi stessi passi vengono utilizzati in senso letterale contro di noi, soprattutto dai cattolici. L'accusa consiste nel fatto che, al di là del valore sacramentale dell'eucarestia, la partecipazione alla mensa del Signore sarebbe la manifestazione esteriore di chi ripone fede nel sacrificio e proclama la morte del Signore finchè Egli arrivi (1 Co 11:26). Chi non partecipa alla mensa del Signore non segue il comando che lo Stesso ci diede la sera prima della sua morte e chi non ubbidisce ai suoi insegnamenti non può avere la vita eterna.

    [Modificato da Esperidia 18/09/2009 00:35]
    ___________________________________
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    Concludi un compromesso malsano;
    ti vendi per un po' di quiete forse,
    per un po' di sicurezza,
    per un po' di calore;
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    Se perdi te stesso, perdi la cosa più preziosa che tu possegga.
    Divieni così un essere senza nucleo: devi conoscerti in modo consapevole, per imparare ad amarti.
    Possiamo amare solo ciò che conosciamo e conosciamo solo ciò che siamo disposti ad amare.
    L'indifferenza, anche verso noi stessi, ci rende ciechi.
    Conosci te stesso,
    impara ad amarti.

    Ulrich Schaffer
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    Roberto Carson
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    00 18/09/2009 00:25
    Complimenti Esperidia, la tua è davvero un'ottima riflessione.



    Per contatti: roberto.carson@tiscali.it
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    Esperidia
    Post: 97
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    00 18/09/2009 00:36
    Veramente non è una mia riflessione, me lo sento ripetere quasi quotidianamente [SM=g27987] da mio cognato che è un fervente cattolico ed è meglio che non gli dica che qualcuno gli ha fatto i complimenti per la bella riflessione [SM=g27987] [SM=g27986]
    [Modificato da Esperidia 18/09/2009 00:41]
    ___________________________________
    Già da tempo sai che non vuoi più fare certe cose perchè vanno contro la tua interiorità.
    Concludi un compromesso malsano;
    ti vendi per un po' di quiete forse,
    per un po' di sicurezza,
    per un po' di calore;
    ma così facendo perdi te stesso.

    Se perdi te stesso, perdi la cosa più preziosa che tu possegga.
    Divieni così un essere senza nucleo: devi conoscerti in modo consapevole, per imparare ad amarti.
    Possiamo amare solo ciò che conosciamo e conosciamo solo ciò che siamo disposti ad amare.
    L'indifferenza, anche verso noi stessi, ci rende ciechi.
    Conosci te stesso,
    impara ad amarti.

    Ulrich Schaffer
  • monseppe
    00 18/09/2009 11:29
    DHE DIRE?

    Sono amareggiato e fortemente preoccupato per i discorsi che sono fatti in questo argomento del forum.

    Datemi del bigotto, datemi di mente chiusa, datemi pure dell'imbecille, ma continuo ad essere preoccupato per voi (mi riferisco ai fratelli attualmente attivi che eventualemnte partecipassero con tali idee a questo argomento.

    L'argomento è:
    Commemorazione: chi dovrebbe prendere gli emblemi?

    discussioni come queste, però, non sono discussioni, ma sono solo dei pericolosi input a far fare ad altri ciò che è il desiderio o il punto di vita di un altro. un esempio:

    Geova e Gesù non si offenderebbero io credo se, spinto dall'amore e dall'apprezzamento, un discepolo volesse partecipare agli emblemi pur non avendo la chiamata celeste..

    "spinto dall'amore e dall'apprezzamento" un discepolo non pensa a prendere gli "emblemi" ma a "servire" Geova suo Dio con tutto il suo cuore, con tutta la sua anima, con tutta la sua mente e con tutte le sue forze. Impegnandosi nella misura che le circostanze glielo consentano di "Annunciare il regno" e "Insegnare tutte le cose che Gesù ci ha comandate".

    E' anche stato detto.
    me lo sento ripetere quasi quotidianamente da mio cognato che è un fervente cattolico

    Ebbene, per me, se qualcuno sente una nostalgica mancanza di usanze una volta genuinamente eseguite con fervore, sia libero di continuare a farlo, ma nel giusto ambiente, quello cattolico o di altre fedi che siano.

    Di questa affermazione invece sarei preoccupato, per quanto mi sforzi di cercare di capirla.

    Complimenti Esperidia, la tua è davvero un'ottima riflessione.

    Poi come risposta ad una mia iniziale preoccupazione, senza minimamente aver preso in considerazione della scralità dell'argomento del quale stavano parlando è stato commentato (nel post):

    Come dicevo rispondendo a Monseppe penso che prima o poi verrà il giorno in cui l'assunzione di pane e vino durante la commemorazione non sarà necessariamente interpretata come sintomo di chiamata celeste. A mio modesto parere gli emblemi potrebbero senza problemi essere consumati da tutti i battezzati.

    Affermazioni fatte gratuitamente, senza il minimo sostegno né delle scritture, né del punto di vista teocratico o senza l aminima preoccupazione di quanto ciò potrebbe recare causa di inciampo a fratelli forse spiritualmente meno forti di altri.

    Infine, per colmare la misura e denotare una pericolosa tendenza innescata da come viene svolta questa discussione, è anche stato detto:

    Visto che queste paranoie non si riesce proprio a risolverle io gradirei che si introducesse il libero accesso agli emblemi per tutti (almeno al pane come in Chiesa ) perché tutti beneficiamo del sacrificio di Cristo in qualche modo e gli unti in modo completo. Penso che la cosa non cozzi con nessun principio biblico e verrebbe accolta con uno scroscio di applausi.

    gli applausi ci sarebbero certamente, ma non sarebbero dei fratelli, ma di demoni che gioiscono di fronte a tanta mancanza di maturità o di conoscenza riguardo a cosa significhino Unzione e Commemorazione.

    Sono tremendamente amareggiato. Troppo tremendamente amareggiato.

    --------------------------------------------

    Il patto che Geova fece con Abraamo (il patto della circoncisione) fu tra Geova e i discendenti di Abraamo, il popolo Ebraico.

    E' stato detto che Geova non si offenderebbe se fossero introdotte le altre pecore (i non unti) alla partecipazione degli emblemi. Lascio a Geova stesso la risposta.

    (Ezechiele 44:6-8) ...E devi dire a Ribellione, alla casa d’Israele: ‘Il Sovrano Signore Geova ha detto questo: “Questo è abbastanza da parte vostra a causa di tutte le vostre cose detestabili, o casa d’Israele, 7 quando introducete stranieri incirconcisi di cuore e incirconcisi di carne, affinché siano nel mio santuario in modo da profanarlo, perfino la mia casa; quando presentate il mio pane, grasso e sangue, mentre continuano a infrangere il mio patto a causa di tutte le vostre cose detestabili. 8 Né avete avuto cura dell’obbligo delle mie cose sante, né ponevate [altri] ad aver cura del mio obbligo nel mio santuario per voi stessi”’.

    La partecipazione agli emblemi, pendendo il pane e bevendo il vino, è un segno esteriore comanda da Gesù stesso ai suoi apostoli e per gli unti, legato al loro "personale" patto stipulato da Geova che li ha "comprati" come primizie a cristo Gesù, suo figlio, per essere re e sacerdoti nel suo regno.

    E' similiabile alla circoncisione. Mentre le "altre pecore" beneficiano come dei residenti forestieri presenziando a tale manifestazione relativa al patto stipulato fra Cristo Gesù e gli unti "soltanto".

    (Deuteronomio 10:14-19) ...Ecco, a Geova tuo Dio appartengono i cieli, sì, i cieli dei cieli, la terra e tutto ciò che è in essa. 15 Solo ai tuoi antenati Geova mostrò attaccamento in modo da amarli, così che scelse la loro progenie dopo di loro, sì, voi, fra tutti i popoli, come in questo giorno. 16 E dovete circoncidere il prepuzio del vostro cuore e non indurire più il vostro collo. 17 Poiché Geova vostro Dio è l’Iddio degli dèi e il Signore dei signori, l’Iddio grande, potente e tremendo, che non tratta nessuno con parzialità né accetta regalo, 18 eseguendo il giudizio per l’orfano di padre e per la vedova ed amando il residente forestiero in modo da dargli pane e mantello. 19 Anche voi dovete amare il residente forestiero, poiché diveniste residenti forestieri nel paese d’Egitto.

    (Giosuè 8:35) ...Non ci fu parola di tutto ciò che Mosè aveva comandato che Giosuè non leggesse ad alta voce di fronte a tutta la congregazione d’Israele, insieme alle donne e ai piccoli e ai residenti forestieri che camminavano in mezzo a loro.

    Come residenti forestieri, siamo per l'Israele di Dio una classe che di buon grado si pone al sevizio dei "figli di Dio", coloro che hanno con Gesù e con Geova un "patto per un regno".

    (2 Cronache 2:17-18) 17 Salomone fece quindi il conto di tutti gli uomini che erano residenti forestieri, i quali erano nel paese d’Israele, dopo il censimento che ne aveva fatto Davide suo padre; e se ne trovarono centocinquantatremilaseicento. 18 Fece dunque settantamila d’essi portatori di pesi e ottantamila tagliatori [di pietre] sul monte e tremilaseicento sorveglianti per tenere il popolo in servizio.

    Come "residenti forestieri", noi della grande folla (o almeno io, se gli altri non volessero condividere questo mio pensiero) siamo lieti che Geova ci mostri misericordia in mezzo al suo popoolo eletto. Con tale popolo gioiamo, mentre alla commemorazione presenziamo alla cerimonia del pane e del vino.

    (2 Cronache 30:25-27) ...E tutta la congregazione di Giuda e i sacerdoti e i leviti e tutta la congregazione che era venuta da Israele e i residenti forestieri che erano venuti dal paese d’Israele e quelli che dimoravano in Giuda continuarono a rallegrarsi. 26 E ci fu a Gerusalemme una grande allegrezza, poiché dai giorni di Salomone figlio di Davide re d’Israele non c’era stato nulla di simile a Gerusalemme. 27 Infine i sacerdoti, i leviti, si alzarono e benedissero il popolo; e la loro voce fu esaudita, così che la loro preghiera giunse alla sua santa dimora, ai cieli.

    Certo, quella non era la "pasqua ebraica" che gli israeliti commemoravano ogni anno. Ma quando mediante le disposizioni del corpo direttivo dell'unto rimanente che ancora come "schiavo fedele e discreto" ci fornisce abbondante cibo spirituale alle assemblee, ad esempio, noi della speranza terrena (o io se altri aspirano a più elevate speranze) gioiamo e beneficiamo di tali banchetti.

    Geova non richiede che partecipiamo agli "emblemi" riservati per "l'Israele spirituale" per mostrarci il suo amore e il suo favore.

    (Salmo 146:8-9) ...Geova apre [gli occhi de]i ciechi; Geova alza quelli che si chinano; Geova ama i giusti. 9 Geova custodisce i residenti forestieri; Dà sollievo all’orfano di padre e alla vedova, Ma rende torta la via dei malvagi.

    Chi decide di stare fra l'eletto popolo di Dio lo fa e lo deve fare con cuore puro e sincero. Non deve avere ripensamenti o nostalgie come la moglie di Lot, o portarsi nel suo cuore nostalgici ricordi di ciò che era in passato.

    (Ezechiele 14:6-8) 6 “Perciò di’ alla casa d’Israele: ‘Il Sovrano Signore Geova ha detto questo: “Tornate e volgetevi dai vostri idoli di letame e volgete le vostre facce anche da tutte le vostre cose detestabili; 7 poiché qualunque uomo della casa d’Israele o dei residenti forestieri che risiedono come forestieri in Israele, che si ritrae dal seguirmi e che si porta sul cuore i suoi idoli di letame e che si mette di fronte alla faccia la medesima pietra d’inciampo che causa il suo errore e che in effetti viene dal profeta a interrogarmi per sé, io, Geova, mi lascio indurre a rispondergli da me stesso. 8 E devo volgere contro quell’uomo la mia faccia e porlo come segno e come espressioni proverbiali, e lo devo stroncare di mezzo al mio popolo; e dovrete conoscere che io sono Geova”’.

    Per coloro che risiederanno sulla terra come "residenti forestieri" del Regno di Dio, a motivo della loro buona inclinazione del loro cuore, Geova ha garantito un posto adeguato secondo la sua amorevole benignità.

    (Ezechiele 47:21-23) 21 “E dovete ripartire questo paese a voi stessi, alle dodici tribù d’Israele. 22 E deve avvenire che lo dovete dividere a sorte in eredità a voi stessi e ai residenti forestieri che risiedono come forestieri in mezzo a voi, che in mezzo a voi hanno generato figli. E devono divenire per voi come un nativo tra i figli d’Israele. Con voi toccherà loro [a sorte] un’eredità in mezzo alle tribù d’Israele. 23 E deve avvenire che nella tribù nella quale il residente forestiero ha fissato la residenza come forestiero, lì dovete dargli la sua eredità”, è l’espressione del Sovrano Signore Geova.

    E mentre noi (o io) della grande folla o della altre pecore siamo e restiamo residenti stranieri "ospiti" nel paese del Popolo di Dio (l'unto) per L'Israele di Dio, che era prima del patto stipulato col Cristo esso pure un "residente forestiero", con il patto stipulato mediante il sacrificio del suo corpo e del versamento del suo sangue, è data loro, ricordata publicamente mediante la partecipazione agli emblemi, una diversa speranza e una grande ricompense per aver vissuto ed essere morti fedeli al loro Signore e ricompratore.

    (Efesini 2:19-22) 19 Certamente, perciò, voi non siete più estranei e residenti forestieri, ma siete concittadini dei santi e membri della casa di Dio, 20 e siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, mentre Cristo Gesù stesso è la pietra angolare. 21 Unitamente a lui l’intero edificio, essendo armoniosamente collegato, cresce in un tempio santo a Geova. 22 Unitamente a lui, anche voi siete edificati insieme per essere un luogo che Dio abiti mediante lo spirito.

    -------------------------------

    Per questo, sono:

    Sono amareggiato e fortemente preoccupato per i discorsi che sono fatti in questo argomento del forum.

    monseppe.
  • amedeo.modigliani
    00 18/09/2009 11:42
    [SM=g27991]

    Scusami Monseppe, non credevo che le mie parole potessero farti questo effetto, non è certo mia intenzione imporre nulla a nessuno e non è nemmeno nei miei mezzi farlo. Sono solo pensieri in libertà che è ben possibile non avranno alcun riscontro nella realtà. [SM=g28000]
    [Modificato da amedeo.modigliani 18/09/2009 11:53]
  • amedeo.modigliani
    00 18/09/2009 11:45
    Voglio dire: sono solo ipotesi, e il messaggio che voglio trasmettere è che "se anche fosse... a me andrebbe bene lo stesso" etc.etc.

    Non è mia intenzione motivare scritturalmente alcun ché, rischierei di prendermi troppo sul serio, e sarebbe un errore vista la natura ipotetica di tutto il discorso [SM=g27995]
  • monseppe
    00 18/09/2009 11:47
    Hanno ferito me (rattristato il mio cuore) (e non credo di essre un "immaturo")

    possono a maggior ragione ferire altri.

    per questo sono:

    fortemente rattristato.

    pur nella lecietà della libertà di parola, resto.

    fortemente rattristato.

    monseppe
  • OFFLINE
    Esperidia
    Post: 97
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    00 18/09/2009 11:53
    Re: DHE DIRE?

    Sono amareggiato e fortemente preoccupato per i discorsi che sono fatti in questo argomento del forum.


    Mi spiace che tu sia preoccupato, però temo che tu sia preoccupato sulla base di fraintendimenti.

    Rispondo pertanto solo ai fraintedimenti che mi riguardano.


    E' anche stato detto.
    me lo sento ripetere quasi quotidianamente da mio cognato che è un fervente cattolico

    Ebbene, per me, se qualcuno sente una nostalgica mancanza di usanze una volta genuinamente eseguite con fervore, sia libero di continuare a farlo, ma nel giusto ambiente, quello cattolico o di altre fedi che siano
    Di questa affermazione invece sarei preoccupato, per quanto mi sforzi di cercare di capirla.


    Caro monseppe, dove rilevi la mia nostalgica mancanza di usanze eseguite nel passato?
    Mio cognato non è solo un fervente cattolico, ma è anche stato un fervente grissino che ha letteralmente mandato in pezzi il suo matrimonio per motivi religiosi. Non c'è possibilità di incontrarlo senza che menzioni qualche nostra dottrina su cui lui non concorda, cerca contese e litigi. D'altra parte è anche il marito di mia cognata e il padre della mia meravigliosa nipotina, è un uomo generoso, con mille buone qualità (che si possono notare solo quando accetta di evitare il discorso religioso). In questo thread si parlava degli emblemi e io ho posto quasi con automatismo la domanda che lui pone con consuetudine, non capisco quale sia il problema.
    Temi forse che io pensi che chi non prende gli emblemi non possa avere la vita eterna? In tal caso ti prego di rileggere con attenzione il mio post. Non preoccuparti, non sono offesa; credo però sia necessario che tutte le persone che navigano su internet abbiano ben chiaro che è facile incorrere fraintendimenti leggendo degli scritti e prima di emettere giudizi o di preoccuparsi eccessivamente è bene accertarsi di aver compreso bene. Questo è segno di amore fraterno e di maturità.

    In ogni caso sicuramente posterò anche la risposta che un tempo fornivo a mio cognato (ora non gli rispondo più e faccio semplicemente finta di non aver sentito), ma non al fine di difendermi in un processo alle intenzioni ............. bensì solo per continuare la discussione.

    [Modificato da Esperidia 18/09/2009 12:00]
    ___________________________________
    Già da tempo sai che non vuoi più fare certe cose perchè vanno contro la tua interiorità.
    Concludi un compromesso malsano;
    ti vendi per un po' di quiete forse,
    per un po' di sicurezza,
    per un po' di calore;
    ma così facendo perdi te stesso.

    Se perdi te stesso, perdi la cosa più preziosa che tu possegga.
    Divieni così un essere senza nucleo: devi conoscerti in modo consapevole, per imparare ad amarti.
    Possiamo amare solo ciò che conosciamo e conosciamo solo ciò che siamo disposti ad amare.
    L'indifferenza, anche verso noi stessi, ci rende ciechi.
    Conosci te stesso,
    impara ad amarti.

    Ulrich Schaffer
  • monseppe
    00 18/09/2009 12:03

    Capisco, Esperidia. il commento comunque era contestuale all'effetto indotto.

    Purtroppo se sommi il tuo commento con quello di Roberto e con quello di neroPece,

    ti assicuro che, indipendentemente dalla "buone intenzioni"

    il risultato è rattristante...

    Ti ricordo che sono rattristato per questo mortivo:

    Sono state fatte gratuite espressioni di libero pensiero, senza il minimo sotegno di una base scritturale o di una giustificazione teocratica.

    di fronte a tali cose, io scusami ma continuo ad essere:

    fortemente rattristato.

    monseppe.
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    Roberto Carson
    Post: 5.668
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    Sesso: Maschile
    00 18/09/2009 12:06

    Di questa affermazione invece sarei preoccupato, per quanto mi sforzi di cercare di capirla.

    Complimenti Esperidia, la tua è davvero un'ottima riflessione.



    Caro Monseppe, i complimenti che ho fatto ad Esperidia scaturiscono dall'ottima esposizione che ha fatto trasmettendo il pensiero di suo cognato.

    Questo non significa che io debba necessariamente condivedere la tesi esposta.
    [Modificato da Roberto Carson 18/09/2009 12:07]



    Per contatti: roberto.carson@tiscali.it
  • Neropece
    00 18/09/2009 13:11
    caro monseppe, mi dispiace averti rattristato ma secondo me vedi le cose nel peggiore dei modi, cioè voglio dire che pensi al peggio e questo mi dispiace. Io spesso dico cose in libertà con i fratelli (non con tutti ovviamente..) in un contesto dove è ovvio che accettiamo e rispettiamo l'intendimento attuale dello "schiavo fedele e discreto". Questo però non significa che non si possano fare delle ipotesi diverse senza per questo mancare di rispetto a nessuno. Come ho già detto io non trovo nessun versetto biblico che rende impossibile l'ipotesi di cui si ta parlando. Se ci pensi, posizioni che si avevano diversi anni fa e che "sembravano" sostenute da scritture "chiare e tonde" sono poi state modificate. Quindi io distinguo tra le credenze fondamentali e quelle secondarie o addirittura "terziarie". Il riscatto è una dottrina fondamentale, la dottrina dei due destini (celeste-terrena) per me è già secondaria, il mangiare gli emblemi per me è prassi, è un gesto simbolico che ha il significato che gli si da, ma che in sè non ha nessun valore intrinseco..non so se mi spiego. Non vorrei rattristarti di più ma se provi a leggere questo che ho scritto non molto tempo fa
    freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8755613
    puoi vedere cosa intendo io per parole in libertà dette tra persone che possono essere d'accordo oppure no ma senza giudicare le intenzioni, che si deve dare buone per scontato. In genere in questi "luoghi", cioè i forum, la premessa è proprio questa questa. Ci si dice cose che normalmente si dicono solo con pochi intimi proprio perché si rischia di essere fraintesi o addirittura essere visti come delle serpi in congregazione. Per dirtela tutta, alcune delle cose che ho scritto in "I have a dream" le ho anche scritte al Corpo Direttivo di Brooklyn..mi hanno detto semplicemente che devo aveve pazienza...Per la cronaca sono pioniere regolare da 26 anni e anziano da 15 e pronuncio discorsi alle assemlbee di distretto. Non lo dico per vanto ma per dirti come sono considerato da chi mi conosce bene e ho il pregio/difetto di parlare di queste cose abbastanza liberamente. Lo faccio con leggerezza proprio perché amo parlare di tutto senza paranoie e senza voler generare paure in chi mi ascolta. E' come parlare di sesso, per alcuni è tabù, per me no.

    con affetto sincero
  • OFFLINE
    Spener
    Post: 313
    Sesso: Maschile
    00 18/09/2009 13:36
    Re:

    --- inizio breve intervento ---

    Caro monseppe, non vorrei ti sentissi troppo solo in questo tuo stato di tristezza, e quindi ti voglio rendere noto che io sono al tuo fianco e condivido i tuoi medesimi sentimenti.

    Non sono d'accordo su una virgola di quanto hanno scritto alcuni ma riconosco a tutti la libertà di parola e quindi semplicemente evito di intervenire in thread tipo questo.

    Ognuno renderà conto di ognicosa a colui che legge i cuori di tutti.

    --- fine breve intervento ---


    --
    Omnia adversus veritatem de ipsa veritate constructa sunt
  • monseppe
    00 18/09/2009 16:40
    Facciamo il punto.

    Grazie Spener.. apprezzo moltissimo il tuo intervento.

    Neropece.
    Per la cronaca sono pioniere regolare da 26 anni e anziano da 15 e pronuncio discorsi alle assemlbee di distretto

    Mi preoccupo per te.
    Dichiari di essere un anziano e di fare discorsi alle assemblee.
    Scusami ma da un "anziano" non mi sarei mai aspettato un amancanza di tatto o di considerazione verso coloro che da fuori, leggono questi post... come quello che hai mostrato tu.

    A "suo tempo" sono stato anche io anziano. Perciò ti parlo per competenza in merito.

    Come vedi sono schietto.

    L'argomento, fattibilissimo come argomentazione, (chi dovrebbe prendere gli emblemi) è stato, specilmente da te presentato in un modo che appunto mi ha "rattristato moltissimo" e doppiamente mi rattrista se sei un anziano di congregazione.

    Da "anziano" ad "anziano" (ex o non ex in tale incarico), ti chiedo:
    Il tuo pensiero, è "compatibile" con il pensiero scritturale , come ho cercato di far capire nell'esprimere il mio disappunto, appunto usando come filo conduttore i "residenti stranieri"?

    Se non è compatibile, non avresti almeno potuto cercare di postarlo in un modo più da "anziano"?

    O per te la rivendicazione del regno, il sacrificio di riscatto di Gesù, la preparazione di una classe celeste che ci governerà per il nostro bene in vista della perfezione, essendo stati della nostra stassa natura umana, come il nostre Re, Gesù, e il non essere in nessun modo causa di inciampo per coloro che fossero deboli nella loro fede, sono divenute tutte cose prive di significato?

    se così' fosse, sii saggio.. continua a fare il pioniere speciale.

    Ma se intendi mettere la tua maturità cristiana e la tua conoscenza e sopratutto il tuo amore cristiano al servizio di altri, magari pure esprimendoti per l'edificazione o per la migliore comprensione di cose poco conosciute ma a te note, mediante i post che metti in questo forum, allora sarò lieto anche di ascoltarti e pure di imparare a te.

    Non rattristare più il mio cuore... [SM=g27999] sono un tipo troppo sensibile quando con troppa leggerezza si spargono pericolose spine (io di solito cammino in ciabatte.. mi pungerei).

    Abbi pace, perché l'amore del Cristo permette di superare ogni cosa, ad eccezione dello spirito di Matteo 16:22-23.

    monseppe

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