Uso di "ho theos" nel NT: regole ed eccezioni

Ultimo Aggiornamento: 20/01/2010 01:23
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31/12/2009 10:33

Re: Re:


Infatti non è cosi'. Proverbi 8 parla della sapienza, prima delle opere creative, compartecipe alla creazione:

8,21-26 "Il Signore mi ha creato come inizio della sua attività, prima di ogni sua opera, all’origine. Pro Dall’eternità sono stata formata, fin dal principio, dagli inizi della terra. Quando non esistevano gli abissi, io fui generata, quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d’acqua; prima che fossero fissate le basi dei monti, prima delle colline, io fui generata, quando ancora non aveva fatto la terra e i campi né le prime zolle del mondo. Quando egli fissava i cieli, io ero là; quando tracciava un cerchio sull’abisso, quando condensava le nubi in alto, quando fissava le sorgenti dell’abisso, quando stabiliva al mare i suoi limiti, così che le acque non ne oltrepassassero i confini, quando disponeva le fondamenta della terra, io ero con lui come artefice ed ero la sua delizia ogni giorno: giocavo davanti a lui in ogni istante, giocavo sul globo terrestre, ponendo le mie delizie tra i figli dell’uomo."

E' un discorso completo, non ambiguo. Tutto sommato è molto ma molto di piu' di quanto leggiamo sulla deità del Cristo.



Che la sapienza di proverbi rappresentasse il figlio di Dio è una teoria accreditata, ma sempre teoria è, se tu chiedessi ad un qualsiasi ebreo (verso il quale il passo è stato scritto) quanto per te è così evidente, si metterebbe a ridere...
Inoltre in proverbi io leggo nel testo masoretico che la sapienza fu con Dio al principio (mi ebbe con se) traduzione più che leggittima del verbo ebraico qana, la traduzione chje ne fa la LXX non è accurata, essa ha dovuto scegliere solo una delle possibili varianti che qana permette, se lo scrittore avesse voluto intendere creare avrebbe usato barà e non l'ambiguo qana (lett. comprare).
Come vedi non puoi pensare di risolvere tutto con una scrittura dell'AT e per di più interpretabile, a meno che tu non creda realmente che possa essere esistito un tempo in cui Dio non avesse la sapienza.
Infine nel testo io leggo che essa "fu generata dall'eternità", esattamente come fu precisato a Nicea nei riguardi del figlio di Dio.




Purtroppo mi sembra un punto di vista molto discutibile. Ad esempio, il fatto che a Nicea presiedette, non un vescovo cristiano, non un teologo di fama, non un esperto di Bibbia o lingue bibliche, ma l'imperatore romano pagano, politeista e sincretista, oltre che violento e guerrafondaio Costantino.
Sotto questo aspetto, personalmente non vedo come lo Spirito Santo possa aver favorito o addirittura garantito un tale evento.

Tu invece non ci vedi nulla di male?



Se i padri furono ispirati nel decidere quali libri avrebbero fatto parte del canone del NT che tu stesso usi, (fu stabilito proprio a Nicea infatti) non vedo perchè non lo debbano essere stati nella definizione trinitaria, Costantino presiedette ma non intervenì teologicamente, non è che forse sei tu a sottovalutare la potenza dello spirito santo? O credi che un pagano potesse avere la meglio su di lui?
Ciao


[Modificato da amico di oreste 31/12/2009 10:35]
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