A me pare chiaro che, a livello lessicale:
1.
In genere il Dio dei Giudei (heis ho theos = il Dio [è] uno) è indicato al nominativo con l'articolo, declinato diversamente lo può perdere senza una regola apparente.
2. Dove l'articolo manca può trattarsi di
a. motivi lessicali: uso di certe preposizioni, Colwell (negato da BeDuhn), associazione al numerale "heis", ecc...
b. Effettivamente è indefinito, es: "egli non è
un dio dei morti ma dei vivente", cioè il Dio (citato al versetto prima) non è quella specie di dio dei morti, ma dei viventi.
3. Dove "theos" (al nominativo) è riferito ad esseri diversi dal Dio dei Giudei è indicato, in genere, senza l'articolo, anche qui tranne alcune costruzioni particolari che lo richiedono, è riferito a dei, dee, esseri umani, esseri divini, Gesù.
A me pare che
Giovanni 1,1 rientri in questo quadro di convenzione linguistica, che mi si mostri perché costituirebbe un'eccezione.
Shalom
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Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte
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