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Uso di "ho theos" nel NT: regole ed eccezioni

Ultimo Aggiornamento: 20/01/2010 01:23
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Sesso: Maschile
01/01/2010 23:00

Caro Ortodox,


Nella maggior parte dei casi in cui theos al nominativo compare senza articolo, infatti, quel theos è riferito al Vero Dio



Ripeto, nei casi in cui "theos" è riferito al Dio dei Giudei l'omissione è dovuta unicamente a ragioni sintattiche, dunque non ha alcun valore semantico, non dobbiamo leggerlo "theos" (un dio) ma "ho theos" (il Dio dei Giudei). Mi pare che questo ti sfugga, ti ostini a pensare che scrivere "ho theos" e "theos" sia grammaticalmente la stessa cosa, ma questo è semplicemente assurdo, a meno di non pensare che l'articolo determinativo non abbia alcun significato!


Quali sono questi casi in cui l'articolo è omesso volontariamente al nominativo per indicare dei e dee?



Quando l'autore usa "theos" per indicare un dio pagano, un essere divino, Gesù omette l'articolo, tranne che dove lo richieda la sintassi, per esempio dove si usa il nominativo come vocativo, ma questo è ovvio.


A me sembra il contrario di quello che dici (e forse per questo non riporti i famosi passi del BeDuhn), che questo cioè non avvenga quasi mai!



Cioè ti sembra che di solito si usi "ho theos" per indicare esseri diversi dal Dio dei Giudei?


che "o theos" si riferisca al vero Dio è lapalissiano e non vedo cosa lo ripeti a fare. Del resto si riferisce anche a Gesù che secondo noi è Vero Dio come il Padre quindi figurati se contesto questo.



Non mi pare che "ho theos" venga mai usato esplicitamente per Gesù, tra i padri apostolici lo fa solo Ignazio di Antiochia, gli altri si attengono alla consuetudine di riservare "ho theos" al Dio dei Giudei


Nella maggior parte dei casi rilevati finora in cui theos compare al nominativo senza articolo si riferisce sempre e comunque al Vero Dio



Ma l'articolo è omesso solo per ragioni sintattiche, dobbiamo dunque leggerlo "ho theos", non sono affatto eccezioni alla consuetudine come tu credi, ma la confermano.


Quali sono questi casi in cui theos al nominativo si riferisce a divinità diverse?



Tranne poche eccezioni tutte le volte che ci si riferisce a dei, dei, esseri divini, Gesù, tranne dove l'articolo è richiesto dalla sintassi, e dunque non ha valore semantico (cioè deve essere letto "theos").


theos compare come predicato nominale, unico motivo per cui perder l'articolo a mio modo di vedere.



Se "theos" è un predicato nominale non ha senso dire che ha "perso" l'articolo, perché indicherebbe una qualità del logos, inteso in questo senso non avrebbe senso considerarlo determinato.


Niente ci può far supporre che "O theos" e "theos" abbiano diverso significato, e questo sostiene appunto il Metzger



Se "theos" ha valore qualitativo non può avere lo stesso significato di "ho theos" che non indica una qualità ma sarebbe un'identificazione.


Il predicato nominale, in armonia con la regola di Colwel, precede il verbo essere. Traduzione più probabile: determinativa (sempre secondo Colwel) "era Dio"



Più "probabile" in base a quale strana statistica? Abbiamo visto che il oltre il 50% questa regola non funziona... BeDuhn dimostra perfino che i casi in cui "theos" è in posizione precopulativa senza articolo dovrebbe essere resto in modo indeterminato o qualitativo e non determinato.

Inoltre cadi in una grottesca contraddizione: prima dici che "theos" è qualitativo e poi dici che è "determinato". QUALITATIVO O DETERMINATO? Non ciurale nel manico... deciditi!


prescrive la resa qualitativa, e non indeterminativa come fa la TNM



Ma scherziamo? la TNM traduce "theos" come una qualità del Logos: il logos era un dio, così come diciamo Snoopy era un cane, Ortodox è un uomo. Nessun resa "indeterminativa" ma chiaramente "qualitativa": l'articolo "un" si usa tranquillamente per indicare una qualità del soggetto.


e non "divenne una carne"



Dipende solo da questioni stilistiche, coem detto io posso dire divenne "una pianta" o "un uomo" per indicare la natura di pianta o umana usando tranquillamente l'articolo "un".


Traduzione qualitativa: "era dio" cioè "della stessa qualità di Dio".



Ma grammaticalmente "Dio" non è monadico... te lo ricordo, devi per forza dire che aveva la qualità di "un dio".


La traduzione meno probabile è quella con l'indeterminativo



Ma la TNM traduce chiaramente, e lo dice bianco su nero, usando theos in senso qualitativo: Gesù aveva la qualità o era nello stato di un dio.


Questo sarebbe evidentissimo se riportassi i famosi passi del BeDuhn



Non capisco perché... mi pare che tu concordi con la TNM che la resa deve essere NON DETERMINATA come dice Colwell, NE' INDETERMINATA come dice BeDudh, ma QUALITATIVA coem dice la TNM. Se sei d'accordo con la TNM sul qualitativo cosa hai da discutere ancora?

Shalom [SM=g27994]



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