barnabino, 01/01/2010 23.00:
Tranne poche eccezioni tutte le volte che ci si riferisce a dei, dei, esseri divini, Gesù, tranne dove l'articolo è richiesto dalla sintassi, e dunque non ha valore semantico (cioè deve essere letto "theos").
Ma che significa???????????????? la frase non significa niente, è solo un enunciato ben-formato ma privo di significato (più o meno hai scritto qualcosa del tipo 'l'orso telefona al sasso')
La lingua è un sistema in cui tutti gli elementi sono in rapporto tra di loro. Fonologia, morfologia, sintassi, semantica … e ogni altra analisi della lingua sono solo strumenti descrittivi di indagine e non sostanziano gli elementi che indagano: un elemento morfologico non è solo morfologico … in pratica … non è che la sintassi esiste da sola e la semantica si fa i fatti propri, ogni enunciato è morfosintattico e semantico dal momento che parliamo per dire qualcosa e che per dirla usiamo un mezzo, la lingua, che è convenzionale e come tale usa espedienti diversi per esprimere un contenuto.
ergo non è che un decide di parlare una volta semanticamente e una volta grammaticalmente: l'articolo o ci va o non ci va: l'assenza o presenza sarà determinata da una regola di restrizione in base alla quale i parlanti greco hanno espresso col mezzo lingua un segmento del reale.
quanto al passo in questione mi sembra un caso di topicalizzazione dell'argomento: es. il regolare ordine italiano della frase è 'mario legge il giornale', ma se voglio focalizzare l'attenzione sul giornale sono costretta a cambiare l'ordine 'il giornale, lo legge Mario'. Allo stesso modo sebbene semanticamente 'Mario è bello' e 'bello (è) Mario' sono uguali, pragmaticamente non lo sono perché la qualità dell'informazione è differente.
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